martedì 22 maggio 2018

IL BUONGUSTAIO




Lo hanno riabilitato, ma non dall'essere cafone e battutista da bar o caserma.
Il vecchio Pierino della politica italiana, condannato e sedicente statista ottantaduenne, è ossessionato ancora dalle giovani fanciulle. Perché il satiro perde il pelo (capelli), la faccia e il potere, ma non il vizio.
Ogni occasione è buona per ribadire la sua insana passione per ninfette e ragazzine, come ha sempre fatto e dimostrato, combattuto fra lolitismo senile e satiriasi da pannolone.

Stavolta, l’ennesima e clamorosa gaffe per Silvio Berlusconi, è arrivata al termine di un banale comizio elettorale ad Aosta, dove domenica si votava per le regionali.
Quando il coordinatore di Forza Italia, gli offre dei regali (un quadro di un’artista locale e un tipico cavallino in ceramica), il vecchio satiro dei boschi d’Arcore, arrapato come da copione, non può fare a meno di fare il solito piacione e lo spiritoso a tutti i costi: Posso scegliere? Preferisco lei” dice indicando la ragazza salita sul palco per dargli gli omaggi.
“Ma è mia figlia!” gli fa notare il coordinatore, che poi, sentendosi in colpa, aggiunge: “Sei un buongustaio”.
Visibile la sorpresa della giovane, che, pur senza proferir parola, mostra un’espressione del viso e degli occhi decisamente imbarazzata.

Fra la battuta del Berlusconi e la risposta di quel padre, che, anziché reagire, in difesa della figlia, alla volgare allusione, lo definisce "buongustaio" - mostrando tutta la sua sottomissione e la supina devozione - non so quale sia più squallida e triviale.
Evidentemente la sindrome di Noemi ha lasciato il segno e l’eredità.
Per la cronaca, Forza Italia è rimasta fuori dal Consiglio Regionale, in compagnia del PD.
Forse, la vendetta valdostana si è consumata nel segreto dell’urna.
(Alfredo Laurano)


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