mercoledì 11 aprile 2018

INCREDIBILE ROMANTADA


Magia, miracolo, mito, sogno, leggenda: una pagina di sport scritta e giocata oltre la realtà e la ragione, contro i numeri, la jella e la rassegnazione.
Sulla carta, in teoria, tutto era possibile, ma veramente poco probabile, davanti a un risultato d’andata, impietoso, bugiardo, punitivo e immeritato.
Sul campo del nuovo Colosseo, però, è successo l’impossibile: la volontà gladiatoria ha ribaltato i numeri e la scarsa, o quasi nulla, speranza di riuscire ad umiliare i “barbari” blaugrana. La fantasia ha sconfitto l’imprevedibile destino pallonaro: Roma-Barcellona 3-0
E’ come se il calcio, per una volta, fosse tornato quello di un tempo, tutto “impeto e passione”. Come se avesse ritrovato la sua propria identità smarrita, il suo significato antico e superato, il suo valore assoluto e genuino, che va oltre la speculazione commerciale e il business miliardario.
Uno dei capitoli più belli della storia romanista, ma anche del calcio italiano.
Una partita vera, dura, entusiasmante, condotta con determinazione e vera forza gladiatoria, un’impresa storica ed esaltante che non sarà dimenticata. Tutti, sportivi e non, avversari e “nemici storici” si sono complimentati con la squadra, sul Web e sui giornali.
Pianti e sorrisi, feste e lacrime di gioia, incredulità e tanta sofferenza, col cuore a mille, ansia compressa e fiato sospeso, fino al fischio di chiusura.
Uno spettacolo sportivo che si è tradotto in emozione e pathos, al cospetto della divina Eupalla, come quando si è davanti a un dipinto, a una sinfonia o a una poesia: un prezioso e non comune momento di partecipazione collettiva e popolare che commuove e che solo la malia dell’arte sa regalare.
Un’arte che seduce e abbaglia, gialla come er sole, rossa come er core mio!
11 aprile 2018 (Alfredo Laurano)

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