venerdì 12 maggio 2017

VISCIDUME

Ci sono soggetti, spesso anonimi e senza faccia, che si vergognano, giustamente, di esistere e di apparire, ma che sanno solo vomitare odio e intolleranza per natura: fanno parte di quella nutrita schiera di razzisti “fai da te”, che non conoscono la pietas e la solidarietà umana.
Sono quei razzisti che festeggiano per la morte di due bimbe e una ragazza rom bruciate vive.
Che ignorano le sofferenze a fuoco lento e il lacerante, lungo tormento di piccoli corpi avvolti dalle fiamme, prima di morire carbonizzati, tra urla strazianti di dolore. Che non rispettano lo struggimento dei familiari e di una comunità.
Quelli che scrivono: “Tre borseggiatrici in meno, poco importa che due avessero 8 e 4 anni. Tanto lo sarebbero diventate prima o poi”.
Oppure, “W IL FUOCO PURIFICATORE”, come scrive qualcuno, tutto in maiuscolo.
E “sti cazzi” se sono Rom, tanto a cinque anni imparano a rubare.
C'è uno stupefacente e selvaggio sfogo di odio collettivo.
Ci sono, migliaia di commenti in rete – sui siti del Giornale e di Libero i più violenti – che apologizzano il rogo al grido di “tre di meno”.
“Io mi auguro ke tutti i rom facciano la stessa fine” non fa che echeggiare la violenza verbale con cui certa politica, certa stampa e certa Tv si esprimono da anni sulla questione nomadi, sicurezza, microcriminalità.
Questo irresponsabile, disgustoso e martellante tam tam, negli ultimi tempi, ha subito un ulteriore salto di qualità, approdando dalle ruspe ai lanciafiamme, alle bombe da sganciare sui barconi.
Raffiche di odio sociale che aggiungono ulteriori elementi di degrado e viscidume a un dibattito già violento, barbarico e caotico.
Una continua rissa dialettica, un confronto minaccioso e nauseante, evocatore di rancori oscuri e incontrollati, sfogatoio di pulsioni o vetrina di odiosi pregiudizi, che raccoglie tanti rifiuti e spazzatura telematica. (A. La.)

LA CILIEGINA SULLA TORTA DEL DISPREZZO.
UN ULTERIORE OLTRAGGIO ALLA MEMORIA DELLE GIOVANISSIME VITTIME DA PARTE DI QUESTA SPECIE DI PERSONA, CHE, IL GIORNO DOPO, HA PARCHEGGIATO DI PROPOSITO SUL LUOGO DEL ROGO, CALPESTANDO I FIORI, IN UN'AREA COMPLETAMENTE VUOTA.
VERGOGNATI MISERABILE!

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