sabato 27 maggio 2017

LA GITA DEI SETTE PIU'

Una bella gita in uno dei posti più belli del mondo e della nostra Italia.
La prima giornata dei lavori del G7 a Taormina, blindata come mai nella sua storia (quattro unità navali, 10.000 uomini), che si è chiusa con una "discussione diretta e sincera” (cit. Gentiloni), siglata da una generica dichiarazione congiunta per la sicurezza e contro il terrorismo, soprattutto dopo l'attentato di Manchester.
Degli altri tre temi principali nell'agenda che i capi di Stato e di governo devono affrontare in due giorni, immigrazione, clima e commercio internazionale, restano divisioni di vedute.

In serata, il Teatro Greco, con i suoi 24 secoli di storia, restaurato dopo cinquant’anni di abbandono, ha fatto da sfondo alla foto di famiglia dei sette Grandi al vertice di Taormina e sul suo maestoso palcoscenico, affacciato sul mare e con vista sull'Etna, i gitanti più importanti del mono hanno avuto il privilegio di assistere al concerto dell'Orchestra Filarmonica della Scala, con brani scelti di musica italiana: da Verdi a Puccini, da Rossini alle malinconiche, dolci note dei violini della Cavalleria Rusticana di Mascagni. Un incanto per l’orecchio, per gli occhi e per lo spirito, nato dalla soave fusione di paesaggio ed armonia musicale.
Poi, anche il corpo dei “potenti” ha avuto la sua parte nella cena a base di specialità siciliane - soprattutto dolci, come cassate e cannoli - offerta dal presidente Mattarella.

Per le consorti dei premier del G7, era previsto shopping e passeggiata lungo il corso principale della cittadina, sospesa tra rocce e mare, in uno scenario di bellezze naturali, unico per varietà e contrasti. Attese con grande curiosità Melania Trump, che indossava una giacca botticelliana piena di fiori colorati da 52.000 dollari, confezionata da Dolce e Gabbana, e Brigitte Macron, fresca premiere dame di Francia. La Merkel è ormai di casa.

La Sicilia, come si legge in una bozza del documento finale, sottoposta a un negoziato aperto, per la sua posizione geografica particolare, rappresenta un ponte tra le due sponde del Mediterraneo, il mare dei barconi, degli sbarchi, dell'emergenza. "Pur sostenendo i diritti umani dei migranti e rifugiati, riaffermiamo i diritti sovrani degli Stati di controllare i loro confini e fissare chiari limiti ai livelli netti di immigrazione, come elementi chiave della loro sicurezza nazionale e del loro benessere economico".

Intanto, la nave Prudence di Medici Senza Frontiere, che ha una capienza massima di 600 persone, ne ha soccorse millecinquecento nel Canale di Sicilia, dopo aver intercettato dodici barconi partiti contemporaneamente dalla Libia e, presi tutti a bordo, sta navigando da ore in condizioni di enorme rischio.
Vista la chiusura di tutti i porti siciliani nei giorni del G7 di Taormina, la Prudence ha avuto ordine di sbarcare i migranti a Napoli, dove non riuscirà ad arrivare prima di domenica pomeriggio. E a bordo non ci sono neanche cibo e generi di prima necessità sufficienti a dare il primo soccorso a tutti.
Neanche una cassata siciliana.
(Alfredo Laurano)



Nessun commento:

Posta un commento