mercoledì 2 ottobre 2013

LA BUFFONATA: UNA FARSA PER LA VITA

Dopo giorni di scelte, di ordini, di macchiette e ultimatum, è calato il sipario su uno dei tanti atti comici della commedia all’arcoriana.
Con un guizzo sul filo di lana, a pochi minuti dal voto in senato, Silvio ha annunciato, a sorpresa, il suo voto di fiducia, spiazzando tutto e tutti. Ha sparigliato le carte già distribuite, a partita già iniziata, e ha scombinato il governo e lo stesso suo partito.

Dopo una notte insonne e una mattinata convulsa e drammatica che ha visto delinearsi, concretamente, all’orizzonte una nuova formazione scissionista, costola del PDL; dopo aver visto e contato i numeri effettivi; dopo aver capito di aver perso la battaglia, la credibilità politica agli occhi del suo stesso elettorato e messa in discussione la leadership di padrone onnipotente, Silvio si è arreso.
Ci ha ripensato in extremis nel tentativo di evitare e, soprattutto nascondere, una sonora sconfitta politica, di recuperare l’abito del pacificatore e di arrestare l’emorragia all’interno delle sue truppe.
Un colpo di teatro che non nasconde, tuttavia, una evidente tattica di disturbo che tende a mettere in difficoltà governo e PD.

La nuova formazione a sostegno del governo - annunciata ufficialmente ma, al momento, non sappiamo ancora se verrà di fatto costituita, dopo il colpo di scena - toglierà, o avrebbe tolto a Berlusconi ogni possibilità di ricatto e condizionamento, avendo il governo Letta, di per sé, una nuova maggioranza e i numeri sufficienti per legiferare.
Sarebbe, o sarebbe stato emarginato a un’ insignificante opposizione.
Un ripensamento, quindi, utile pro-domo sua e per le sue strategie da biscazziere della politica. Per poter contare ancora e dire la sua.

Molti, dalla sua parte, lo stimeranno più di prima e ne apprezzeranno l’evangelico  spirito di sacrificio, da martire immolato per il bene supremo del Paese.
Resta il fatto che, grazie a questa astuta mossa, ancora una volta il governo non può deberlusconizzarsi e noi saremo ancora la barzelletta del mondo occidentale, dopo la farsa.

2 ottobre 2013                                           (Alfredo Laurano)

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