mercoledì 2 ottobre 2013

BERLUSCONEIDE



C'ERAVAMO TANTO AMATI.....
Daniela Santanchè (la pitonessa): mi risulta che il segretario Alfano ha chiesto la mia testa come condizione per mantenere l’unità del partito.
Non voglio offrire alibi a manovre oscure e pericolose. 
Pertanto la mia testa la offro spontaneamente al segretario Alfano, su un vassoio d’argento, perché l’unica cosa che mi interessa per il bene dei nostri elettori e dell’Italia è che su quel vassoio non ci finisca quella del presidente Berlusconi”

E' L'ORA DELLA RESA DEI CONTI.
Oggi, davanti alle Camere e alla luce del sole e delle telecamere, si consumerà in diretta lo strappo di Alfano, di Cicchitto, dei ministri costretti alle dimissioni e degli altri dissidenti: voteranno la fiducia al governo Letta, in disobbedienza agli ordini impartiti.
Il primo atto di ribellione reale di gruppo, dopo le uscite storiche di Casini e, soprattutto, di Fini, ormai completamente evaporato, dal partito di proprietà di Berlusconi.
Uno strappo che porterà, probabilmente a una scissione e alla costituzione di una nuova realtà politica, una nuova destra autonoma e senza padroni, come quelle di altri paesi europei.
La rottura è ormai ufficiale e insanabile, nonostante le trame e i tentativi di ricucitura, dietro le quinte, di Gianni Letta per salvare capre a cavolo, da buon democristiano.
Intanto, dall'altra parte, giungono voci di una discesa in campo di Marina, per diritto dinastico, contro i traditori. Così, la stirpe dei corruttori, degli evasori e dei prepotenti miliardari non si estingue.
Comunque vada, questa azione di insubordinazione segna la sconfitta storica e la "decadenza" umana e politica del paranoico e vendicativo caimano, in attesa di quella ufficiale e formale che l'attende.
2 ottobre 2013                                                         
AlfredoLaurano  



Intanto, mentre prosegue questa pagliacciata, un'altra tragedia si è consumata a Scicli, nel Ragusano: altri tredici senza volto e senza diritti, che non sapevano nuotare, annegano a pochi passi dalla riva, spinti in acqua a frustate da spietati e infami scafisti. Un carabiniere e un volontario bagnante, gettatisi in acqua, ne hanno salvati alcuni, mentre uno “sportivo” faceva jogging sulla spiaggia, evitando i cadaveri d’intralcio.  (A. La.)
                                                                                                                                                    


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