martedì 19 febbraio 2019

ORO E SANGIOVESE

Solo la provincia, la bella, pigra e un po’ svogliata provincia italiana - soprattutto quella più piccola che equivale a una grande famiglia, allargata e felice - è capace di regalare ancora un mondo di emozioni e sentimenti, spesso, dimenticati.
Sarà perché l’ambiente è circoscritto, sarà perché ci si conosce tutti, sarà perchè la vita quotidiana è ancora a dimensione umana, sarà perché il tempo ha un suo valore, da tutti accettato e riconosciuto, nel suo eterno divenire che rifugge fretta e frenesia.
In quei luoghi, che non sono solo un territorio fisico o uno spazio dove si esercita il mestiere di sopravvivere, vale e regna il rispetto fra le persone, conta ancora l’amicizia, la solidarietà e la partecipazione. Il lavoro, la famiglia, la scuola, i diritti, i doveri e le istituzioni hanno ancora un senso e viaggiano nella direzione dell’interesse collettivo, prescindendo da quelli propri, dai privilegi e dalle scelte politiche o di parte. E la gente, per strada, ti saluta e ti chiede, perfino, come stai.
Ah, che bel vivere, che bel piacere”, canterebbe il barbiere factotum del pesarese Rossini.
Ovviamente, con le dovute eccezioni e i casi contrari che confermano la regola.

E così, soprattutto in terra di Romagna, anche un cinquantesimo di matrimonio diventa non solo un anniversario personale e familiare, ma festa popolare, che significa partecipazione e condivisione generale: viva, sentita, vissuta nel profondo e con autentica empatia. Cerimonia, auguri, regali, fotografie, pranzo luculliano, musica, balli e un’allegria che non conosce età, acciacchi e fisicità non proprio giovanili.
Colpisce questo spirito neogoliardico e sbarazzino che nelle città non si conosce e che riporta indietro, ai ricordi del passato e di una spensierata giovinezza, con una punta di velata nostalgia.
E’ in queste occasioni, semplici e spontanee, che si restituisce o si ritrova un senso alle cose, ai rapporti umani, agli affetti e ai sentimenti veri.
Mauro, l’artista poliedrico e vivace, e la sua dolce, meravigliosa Pasqualina ci hanno offerto una straordinaria pagina d’amore, ammantata di magia. 
Una favola d’autore che racconta una vita intera di lavoro e sacrifici, di cose belle e brutte, di passioni ed esperienze, di pathos e commozione.
Una testimonianza di bellezza umana e di perduta normalità.
19 febbraio 2019 (Alfredo Laurano)

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