martedì 26 febbraio 2019

MASCHERE, GONDOLE E BELLE MARIE

Stavolta, eravamo in undici, due belle e straordinarie bimbe comprese.
Dopo un lungo viaggio in treno, con annesso ritardo, una buona cena a Monselice in compagnia di amiche venete autoctone, una notte in hotel e un’alzata mattutina, l’elegante pullman della Cam Viaggi ci ha portato in poco più di un’ora al Terminal Fusina, località del comune di Venezia, situata in terraferma nella municipalità di Marghera, che sorge sull'antica foce del fiume Brenta, oggi occupata dal suo Naviglio.
Questa è la soluzione più comoda e spettacolare per scoprire la laguna, le isole e le bellezze di Venezia, dove si arriva direttamente dall'acqua, attraverso la porta storica della laguna sud.
Al Fusina, ci siamo imbarcati sulla motonave della Delta Tour, accolti da una brava e gentile accompagnatrice e da una colazione con caffè e brioches.
Navigazione panoramica sino a giungere al canale della Giudecca per entrare in Bacino San Marco e proseguire verso le isole della laguna settentrionale.

Arrivati a Burano, tremila abitanti che vivono di artigianato, visita libera del pittoresco villaggio, tra viuzze, calli e callette, famoso nel mondo per le mille case decisamente colorate - nate, secondo la leggenda, perché i pescatori potessero riconoscerle da lontano (e non sbagliare abitazione e moglie), nel buio della notte e nella fitta nebbia, quando rientravano nel porto - e l’antica tradizione della lavorazione del merletto, uno dei più rinomati al mondo. Nell’isola, esiste perfino il Museo del Merletto e un’altra leggenda narra che a un pescatore, promesso sposo ad una ragazza dell'isola, che riuscì a resistere alle tentazioni delle sirene, la regina del mare diede in dono un elegante velo nuziale fatto in merletto, talmente bello da scatenare, subito dopo le nozze, una sorta di competizione tra le donne dell’isola, che volevano realizzare la stessa meraviglia.
Tornati a bordo, mentre il battello ripartiva, è iniziato il pranzo a base di pesce, servito al tavolo: aperitivo Bellini, alla frutta e prosecco, accompagnato da verdure pastellate ed olive all’ascolana, antipasto di gamberetti, alici marinate e sarde in Saor. Poi, fusilli alla marinara, fritto misto di pesce, insalata mista, vino e acqua a volontà, frutta e caffè. Tutto buono, curato ed abbondante.

Completata la missione pasto, attracco e sbarco puntuale in Riva Sette Martiri, naturale proseguimento della Riva degli Schiavoni, per osservare - anche dal battello stesso - lo storico Corteo delle Marie, con tamburini, sbandieratori, alabardieri, guerrieri e popolani, che apre ufficialmente il carnevale, tra le tante, coloratissime e straordinarie maschere di uno dei carnevali più famosi al mondo. 

A scelta, libera e veloce passeggiata a S. Marco.
Poi, intorno alle 17, imbarco per la navigazione di rientro, accompagnata da frittelle, galani e tè caldo, mentre sullo sfondo della mitica laguna, tramonta, lento e suggestivo, quel sole che ci ha illuminato.
A destinazione, saluti e ringraziamenti al capace comandante, alla brava ed esauriente guida e a tutto lo staff accogliente, cordiale ed efficiente della Delta Tour.
Tutti sul pullman e rientro in hotel, un po’ stanchi, ma contenti.
Una magnifica giornata, fredda ma assolata, un’organizzazione come sempre perfetta della Cam Viaggi, dove professionalità, competenza, gentilezza e attenzione al cliente, seguito e coccolato in ogni sua esigenza, fanno la differenza e assicurano divertimento e soddisfazione.
Un pezzo di Carnevale fra inebrianti sensazioni e magiche atmosfere, un’esperienza affascinante fra acque, luci e luoghi veneziani, che hanno regalato una indimenticabile emozione di bellezza e di colori.

25 febbraio 2019 
(Alfredo Laurano)


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