martedì 15 agosto 2017

CARA CARA MIA

Chi non conosce la top model anglosassone Cara Delevingne che, dopo aver oscurato anche Kate Moss, è diventata la più ricercata e pagata al mondo?
Chi non sa che ha appena compiuto 25 anni?
Chi non sa come li ha festeggiati?
Io, certamente, no, ma tutti voi, informatissimi e sensibili alle notizie da prima pagina e alle cronache mondane, essenziali e dirimenti per i popoli, certamente, si.
Dacci oggi pane e gossip quotidiano, predicano per noi il glabro Signorini o il finto parruccato Meyer.

Ebbene, comunque la pensiate o comunque (non) lo sappiate, la giovinetta dagli occhi di ghiaccio - più social e celebre del mondo (dicono, senza averne le misure), capace di rivoluzionare il modo di sfilare, introducendo linguacce e selfie in passerella, non ha invitato le sue amichette in pizzeria “Canta Napoli” da Ciro a London City, ma ha scelto di festeggiare il suo compleanno, tra sole donne (è dichiaratamente bisessuale) in una location da sogno.

Cara non ha badato a spese: ha fatto volare in Messico le sue amichette top model, più strette e più famose del pianeta, ha affittato un Resort nella foresta a seimila euro a notte, per la modica spesa di 110mila euro.
Lì, ha organizzato per loro una fine settimana da sogno, con trekking nella giungla, uscite in kayak, escursioni per apprezzare la fauna selvatica messicana, lanci in paracadute, visite alle storiche piramidi a nord della capitale e, tanto per gradire, una capatina sulla costa per un party in una barca di lusso.
Vi risparmio gli altisonanti nomi delle fortunate invitate, missionarie dell’alta moda (mai coperte, come si dice a Roma) che annunciano e portano, Urbi et Orbi, il vangelo e le parabole di grandi stilisti, benefattori dell’umanità.

Una esclusiva social, un raduno al femminile da non dimenticare, invece della solita, noiosa Margherita col basilico e ‘na birretta fresca….
Vi risparmio gli altisonanti nomi delle fortunate invitate, missionarie dell’alta moda (mai coperte, come si dice a Roma) che annunciano, Urbi et Orbi, il vangelo e le parabole di grandi stilisti, benefattori dell’umanità.

La Cara Delevingne, che ormai non si fa più di eroina, però, si è stancata di fare la Top. Ha fatto capire che non vorrebbe più sfilare, perché vuole recitare, perché lo voleva fin da bambina. In lei arde il sacro fuoco dell’arte pura.
“C’è stato un momento della mia vita in cui letteralmente vivevo attraverso una macchina fotografica”, ha detto una volta, con raccapriccio.

Ma forse è sempre meglio, cara Cara, che lavorare in fabbrica, alla catena di montaggio o dietro una cassa del discount o fare la sciampista, fino alle follie indimenticabili del sabato sera in una sfigata pizzeria di periferia, con un’amichetta sfigata come te… 
(Alfredo Laurano)



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