venerdì 28 aprile 2017

LA FEMME COUGAR

Dopo il voto di domenica e in attesa del ballottaggio Macron-Le Pen, mezza Francia e - adesso che ne hanno sentito parecchio parlare - anche buona parte d’Italia e, forse, di altri Paesi europei, più che della differenza di idee, di programmi e di posizioni politiche dei due candidati alla presidenza, discutono della differenza d’età fra il giovane Emmanuel, di “En marche”, di trentanove anni, e la sua ancient compagna, Brigitte, di sessantaquattro, sposata dieci anni fa.
Da sempre, si dice e si scrive che l'amore non ha età e non ha confini, ma ciò vale solo, o soprattutto, quando un maschio adulto, maturo o anziano ha una relazione con una femmina molto più giovane di lui. E si coglie, anzi, un certo compiacimento, misto a orgoglio e ammirazione da parte di chi osserva e poi sentenzia. Ricordate un certo Berlusconi?
Non è altrettanto o del tutto vero, però, nel caso contrario.
Soprattutto, quando si tratti di vip e personaggi popolari, si scatena il gossip e il chiacchiericcio ipocrita e moralista, alimentato dai media e dal pregiudizio popolare. Trionfa e si afferma impavida la sociologia del pettegolezzo.
Eppure, i 24 anni di differenza tra Emmanuel Macron e sua moglie, Brigitte Trogneux - ex sua insegnante al liceo, che per seguire il giovane marito nella sua avventura politica ha lasciato due anni fa il suo lavoro - sono gli stessi che passano fra Donald Trump (70) e la first lady Melania (46), attuali inquilini della Casa Bianca americana!
Ma, chissà perché, nel loro caso, la cosa pare non abbia suscitato lo stesso scalpore, nessuno si è stupito, nessuno ha storto il naso o si è sconvolto per lo scandalo. Ricordate, sempre, un certo Berlusconi?

La storia d'amore alla francese, invece, sta facendo molto dibattere e criticare.
I due amanti parigini si sono incontrati quando Emmanuel aveva 15 anni, frequentava la scuola dove Brigitte, sposata e con tre figli, insegnava lingue. Ma non solo, sedeva al banco nella stessa classe della figlia di Brigitte, sua futura figliastra.
Fosse stato il contrario avrebbero detto che l'uomo era un pedofilo.
Secondo alcuni, secondo certa stampa e certi ambienti vicini alla politica, Macron avrebbe oggi una doppia vita, sarebbe omosessuale e intratterrebbe una relazione parallela con Mathieu Gallet - direttore di Radio France - e, senza un partito alle spalle, sarebbe stato abilmente introdotto dalla moglie nel mondo della finanza, guidato come un burattino e salvandone l'immagine.
Altri osservano che le prof che molestano gli alunni quindicenni, di solito, finiscono in galera, mentre in Francia c’è il rischio che la prof Brigitte, moglie-mamma di Macron, diventi “première dame”.
Alla fine della fiera del fariseismo, in fondo, in fondo, è solo una questione di becero costume maschilista: un uomo vecchio, magari dominante, può stare con una donna giovane, ma viceversa no, non è carino, non è normale. L'amore, anche se a volte è incontrollabile, anarchico e imprevedibile, deve rispettare la tradizione, una sana ritualità discriminante e i canoni convenzionali, in uso al sentir comune. E, dunque, Lolita, si. Tardona piacente, donna chioccia o donna geisha, no.

E, a proposito di prorompente orgoglio sessista, non va ignorato in tal contesto, il fine e nobile pensiero del sedicente, ingrifatissimo, marchese Fulvio Abbate che scrive a Dagospia, per ribadire i diritti del suo straripante testosterone:
“Caro Dago, a me Brigitte fa sangue, ossia me la scoperei con immensa gioia.
Nessun catto-fascio-femminismo comunista fermerà il nostro laico desiderio di scopare con lei. I nostri desideri non si toccano!”  E aggiunge: “La reazione della bella gente non si è fatta attendere: prevedibile e scontata. Dito ammonitore che mai conobbe vero ditalino pronto a emergere dalle profondità del cielo. Senza tuttavia fermare il mio "istinto desiderante".

A Roma si dice: mettece ‘na pezza, a Parigi, cara Brigitte non saprei, ma, in caso di in caso di astinenza o di irrefrenabile bisogno, puoi quindi contare sull'arrapatissimo borioso di Teledurruti, sempre alla ricerca di qualche eccentrico momento di visibilità. 
27 aprile 2017 (Alfredo Laurano)



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