domenica 16 aprile 2017

AUGURI MONDO, NE HAI BISOGNO

Sia per chi crede, che per chi no, sia con l’agnello sacrificale sulla tavola che senza, è consolante e promettente festeggiare la Pasqua di resurrezione, tradizionalmente festa di pace e di serenità, sapendo che un "conflitto è possibile in ogni momento", che “siamo pronti a una guerra nucleare", che “risponderemo a un conflitto totale con un conflitto totale".
Nel mondo e in quell’area dell’Asia orientale sale forte la tensione. Soffiano venti di guerra tra violenti, reciproche minacce.

Gli Stati Uniti sono pronti a sferrare un attacco contro le ambizioni belliche di Pyongyang, accusata di avere un irresponsabile e destabilizzante programma nucleare.
Nello stesso momento in cui papa Francesco chiede di fermare i signori della guerra e frenare l'escalation degli armamenti ("L'ho detto e lo ridico, la violenza non è la cura") e parla di vergogna per le immagini di devastazione, Donald Trump, novello roscio Stranamore, fa esplodere in Afghanistan, sordo e assordante, l'ordigno dei record (Moab) e avvicina le sue navi lanciamissili alla penisola nordcoreana.
Le forze armate di quel Paese guidato dal giovane pazzo Kim Jong-Un, che ha un debole per l’atomica, minaccia un attacco preventivo contro le basi militari americane in Giappone e in Corea del Sud e contro la residenza presidenziale di Seul, in caso di aggressione degli Stati Uniti.
Intanto, ieri, nella "Giornata del Sole" (celebrazione della nascita del presidente eterno Kim Il Sung, nonno dell’attuale leader), la festa nazionale più importante, la Corea del Nord, schiera in parata nella capitale Pyongyang migliaia di soldati in marcia, carri armati, lanciarazzi multipli e, per la prima volta i nuovi missili balistici intercontinentali. 
Possiederebbe però anche 5.000 tonnellate di armi chimiche e un nuovo supermissile intercontinentale. Con tale arsenale minaccia di lanciare una guerra totale in risposta ad un eventuale aggressione. Una dimostrazione di forza sia nei confronti dell'amministrazione Trump, che dei suoi principali alleati regionali, Corea del Sud e Giappone.
Dall’altra parte, scopriamo l’esistenza nelle basi Usa di un altro ordigno non nucleare (Mop) più potente dei quello appena sganciato in Afghanistan, finora mai impiegato, conosciuto come “Big Blu”.

Dettagli incoraggianti per tutti noi che, con grande preoccupazione, assistiamo impotenti all’escalation degli attriti internazionali, sperando che tutti i Paesi coinvolti possano dar prova di moderazione e responsabilità, nell’assoluta convinzione che una guerra oggi sarebbe la terza mondiale e forse nucleare e non avrebbe certamente vincitori.

Oggi, Pasqua - che nell’etimologia significa saltare, passare oltre (il sacrificio dei primogeniti ebrei in Egitto) - l’unica cosa che può risorgere, oltrepassando la paura e la tempesta, è la saggezza ritrovata di chi decide il destino delle genti e dell’umanità.  
(Alfredo Laurano)

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