mercoledì 19 aprile 2017

ANTO’, SALUTAME A KIM

La minaccia nucleare arriva dalla Corea del Nord?
“Non creto, no, loro non hanno la bomba atomica per adoperarla, ce l'hanno per difendersi".
Sic loquitur Antonio Razzi, senatore della repubblica, per caso o per disgrazia, al ritorno da uno dei suoi viaggi in quel Paese.
"La Corea del Nord è più democratica dell'Italia. Da quando c'è il mio amico Kim, le persone sono precise quando si danno gli appuntamenti e le strade sono pulite e non c’è criminalità. Mi ricorda la mia Svizzera”.
E la mancanza di libertà?
“Non creto che non ci siano diritti umani. Si può tranquillamente uscire, andare dove uno vuole e i giocatori coreani vengono in Italia. E poi non è quel regime cattivo che tutti pensano”.
Oggi, dopo il recente incontro e i selfie con Assad in Siria, alla luce degli ultimi drammatici avvenimenti, si propone come mediatore tra l'Italia (o il mondo) e la Corea del Nord.
"Certo, io mi adopererei perché loro mi vogliono bene.
Io, Antonio Razzi, vado a fermare i razzi
Intraprendo questo viaggio con la speranza di tranquillizzare la situazione e calmare le acque. Tranquillizzare soprattutto gli americani, i giapponesi e i sudcoreani nel senso che la Corea del Nord, mi ha sempre detto che loro non attaccheranno mai nessuno, a meno che non vengano prima attaccati. Cominciamo a eliminare un po' di questo embargo che li sta isolando da tutti. Dialoghiamo”.
Il saggio senatore poi spiega che la proposta della sua mediazione è ovviamente nel migliore interesse degli Stati Uniti e della pace nel mondo.
“A Donald (Trump) voglio dire che io sono per il dialogo perché Dio ci ha dato la bocca per parlare e non ci ha dato le bombe da sganciare. E allora, amico caro, io dico: se ci ha dato la bocca, parliamone”.
Quanta ragionevolezza, quanta diplomazia, buon senso ed equilibrio in questo bistrattato servitore della patria e della pace, pronto a farsi scudo umano e al sacrificio. Solo lui può salvarci dall’ecatombe atomica.
Altro che Kissinger, Cromwell, Cavour o Richelieu! Fatelo almeno ambasciatore!
Comunque, non facciamo della facile ironia: era il Razzi vero, quello con scarpe grosse e cervello fino, non quello che Crozza ha trasformato in mito!
18 aprile 2017 (Alfredo Laurano)

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