venerdì 2 agosto 2019

NON CI INDURRE IN TENTAZIONE


Ma liberaci dal male...
Dell'Isola di Wight - quella che in Italia cantavano i Dik Dik - all’isola del trash. Dal festival della grande musica rock, a quello dell’intrigo, del vergognoso letamaio sentimentale e sessestista, a cielo aperto.
La metamorfosi è stata incredibile. Sempre isole, ma di altro arcipelago e di ben altro significato culturale.
E io me la son persa! Ora è purtroppo finita, almeno per quest’anno.
Temptation Island, reality legato a filo doppio con Maria De Filippi - una delle acclamate regine del trash - che vede protagonisti volti già ammirati in altre sue trasmissioni, tipo la demenziale “Uomini e Donne”, è uno dei programmi più squallidi che siano mai stati inventati e trasmessi. Ennesimo accumulo di spazzatura televisiva, i cui autori andrebbero internati e privati dei diritti più elementari.
Perché al peggio non c'è mai fine. Anche se, come scriveva Calvino, il meglio che ci si può aspettare è di evitare il peggio.

Varie coppie di uomini e donne vengono separate in diverse aree di una isola, in modo che non possano avere contatti tra loro. Maschi con maschi, femmine con femmine. In tot settimane, ogni gruppo, avrà alloggi regali, pranzi e cene luculliane, musica e divertimento e tante tentazioni. Ad un certo punto, entrano in scena i vari corteggiatori che dovrebbero tentare i singoli partecipanti e così misurando il loro grado di fedeltà.
Questi "intrusi" sono, guarda caso, tutti belli: maschi aitanti e muscolosi e donne prosperose che andranno a "stuzzicare" le varie fazioni. Manco uno   bruttarello, con le rughe o la pancetta, o una la cellulite e le tette in ritirata.
Ogni settimana i membri delle rispettive coppie vengono chiamati nel poetico “falò”, per far vedere dei filmati sul rispettivo partner e farsi un'idea sulle decisioni da prendere nell'ultimo falò, al termine dei 21 giorni: dovranno scegliere se continuare o interrompere la loro storia d'amore.
Insicurezze, ansie, gelosie, sensazione di essere incompresi, tra litigi, gelosie, frasi melense e nuovi amori. Il tutto, ovviamente, orchestrato in modo finto e prevedibile. Alle fine, cedono quasi tutti al tradimento. Forse questo, ammesso che lo abbia, è il messaggio che si vuol far passare.

Temptation Island è un programma pattumiera, senza senso, senza contenuto, che rischia di provocare un vuoto cerebrale e di creare dipendenza in chi lo guarda. Siamo al massimo, nell’epica della tv trash.
È peggio del Grande Fratello, di Uomini e Donne e pure dell’Isola dei Famosi e bidonate simili.
Una squallida normalità tragicomica, il trionfo del cosiddetto sestessismo, dove tutti fanno finta di essere se stessi.
1° agosto 2019 (Alfredo Laurano)



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