lunedì 5 agosto 2019

LA MACARENA D’ITALIA

La banda Salvini è riuscita a squalificare anche l'inno di Mameli, fra i bagnanti e le cubiste, chiappe al vento.
Il ministro dell’Interno fa il deejay alla consolle, mentre tutti cantano Fratelli d'Italia, come fosse la macarena.
Fa schifo anche a me, che non sono mai stato nazionalista, questa forma di volgarità unita all'arroganza.

A 170 anni dalla sua nascita, l’inno ufficiale d’Italia - al quale, a suo tempo, Bossi mostrò il dito medio - è stato ridicolizzato e umiliato in una esibizione di tracotante squallore sul palco del Papeete di Milano Marittima, con un Salvini sudato ed eccitato, circondato da ninfette provocanti, in costume leopardato, che ballavano e sculettavano al ritmo patriottico del cantico degli Italiani.
Tra selfie, video, fiumi di birra e mani levate al cielo, il vicepremier sorrideva divertito dall’ennesima bravata.
Una scena che neanche Paolo Sorrentino, regista de “La grande bellezza”, avrebbe potuto allestire e filmare meglio.
Esuberanza Cafonal allo stato puro, direbbe Dagospia, per indicarci la strada che abbiamo imboccato, fra declino, degrado e, per molti, pentimento. (Alfredo Laurano)


https://video.repubblica.it/politica/salvini-in-consolle-le-cubiste-ballano-l-inno-di-mameli-al-papeete/341017/341606?fbclid=IwAR0eB-sLLfLmh5seGzwMz8YnrPueJ9PXrSkZ9XaTXGVqQcSl6vWFFNz-DdE

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