martedì 5 settembre 2017

RIPARATELI

Giovani stupratori crescono, ma dove? 
La Polonia che, ovviamente, non si fida della Giustizia italiana e della certezza della loro pena, chiede l’estradizione dei tre baby violentatori marocchini di Rimini - uno non ha ancora quindici anni - e del quarto, il capo branco congolese, molto più vecchio: vent’anni suonati. E’ facile pensare che Il “bambino” precoce, quando avrà la sua età e con quella scuola intensiva, a rapido insegnamento, sarà un violentatore ufficiale, seriale e compulsivo. E non sarà il solo. 
Ci dice l’Istat che nel nostro bel Paese se ne consumano dodici di stupri al giorno, otto da parte di italiani, quattro di stranieri. Solo il 7% viene denunciato.
Comunque, “l’anziano” congolese, ritenuto l’ideatore degli abusi di gruppo a Rimini, ha negato le due violenze, quella alla turista polacca e quella sulla trans peruviana, di cui, peraltro, non si parla più, tanto “era una trans”.

Intanto, per non sprecare la ghiottissima occasione, non poteva mancare l’idiota di turno, eletto a simbolo di un’orda di imbecilli fatti e strafatti in casa: "Potremmo dare loro gli arresti domiciliari a casa della Boldrini, magari le mettono il sorriso...", ha scritto tale Camiciottoli, sindaco di Pontinvrea. Nel quotidiano rosario di invettive, oscenità e insulti rivolti alla presidente della Camera, mancava solo questa perla rara del sindaco ligure.
Ma non è il solo, né tanto meno l’unico.

Il salviniano segretario cittadino di San Giovanni Rotondo si è chiesto in un candido post: “quando toccherà alla Boldrini?”

La cooperativa di Bologna ha licenziato il mediatore culturale che, all'indomani dei fatti di Rimini, aveva scritto su Facebook imbarazzanti commenti, sostenendo che “lo stupro è brutto solo all'inizio, poi la donna ci si abitua”. 

Poi, c’è anche l’ormai solito Fabrizio Bracconeri, l’ex ciccione somaro della terza C che, dopo tanti anni di mancato apprendimento, è passato dai brutti voti a scuola, alle bruttissime parole sui social, per divulgare i suoi acuti punti di vista, insultando gente a caso e come viene. E’ dimagrito tanto, avrà perso tanti chili, ma gli si è pure minimizzato il cervello.
Di Giovanna Botteri, corrispondente Rai, aveva di recente scritto: “Siamo pure obbligati a pagare ‘sta troia...” e solo qualche giorno fa, a proposito di un eventuale attentato in Italia: “ci leverà dai coglioni il Pd e i clandestini... poi la rivolta”. 

Stavolta, per la vergognosa vicenda riminese, se l’è presa con l’ex ministra Cécile Kyenge definendola, in un tweet, una “buzzicona muslim”: “non dici niente dei tuoi fratelli merde muslim? Sei abituata, conosci i vostri usi con le capre, fate schifo, viaaa! 
Il suo profilo Twitter è stato rimosso.

Anche tutti questi sono stupratori, esseri volgari senza spessore umano, piccoli uomini che violentano con gli insulti, con le parole e che non fanno meno danni alle donne e alla collettività: portateveli in Polonia, insieme agli altri e riparateli. 
Se ci riuscite. (Alfredo Laurano)





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