sabato 9 settembre 2017

MARCIAM, MARCIAM, MARCITE

Già la data è tutto un programma: 28 ottobre. Lo stesso giorno del 1922, in cui 25mila camicie nere armate del partito nazionale fascista (Pnf) entrarono nella capitale, permettendo a Benito Mussolini di prendere il potere con la forza: iniziò così il ventennio fascista in Italia.
Novantacinque anni dopo, un partito neofascista, anzi, "nazifascista", come ha già sentenziato due volte la Cassazione, Forza Nuova, riproporrà la fatidica e tristemente nota "marcia su Roma", ma non comincerà assolutamente nulla: replicherà e rinnoverà solo la stupida follia di quattro nostalgici esaltati.

Che, per l’occasione, si cambiano solo il nome.
Se la parata si farà, si chiamerà "marcia dei patrioti", non degli squadristi, avanguardisti o forzanovisti. Così, nessuno si spaventerà o si chiuderà in casa, anzi si identificherà, magari, nei nuovi patrioti.
L'evento è stato lanciato e chiama tutti all’adunata: "28 ottobre in marcia, bandiere, striscioni, auto, pullman, benzina... Compatriota, la macchina organizzativa è in moto ed ha bisogno del tuo sostegno concreto contro un governo illegittimo, per dire definitivamente no allo ius soli e per fermare violenze e stupri da parte degli immigrati che hanno preso d'assalto la nostra Patria".
Ovviamente, tutti aspettano che, come minimo, il Viminale vieti la manifestazione, perché la storia si ripete, prima la tragedia poi la farsa. Oggi, i seguaci di quelle camicie nere possono solo scimmiottare le loro gesta, ma non oltraggiare la costituzione della repubblica antifascista. 
Resta una provocazione offensiva e pericolosa che va fermata.

La Marcia su Roma fu una vera tragedia. Rifarla oggi, significherebbe darle una legittimità nazionale, riconoscerla come anniversario storico, come momento di un’azione popolare. Sarebbe, oltre che un insulto, una ridicola farsa.
Il fascismo ha mille facce e resta tale sempre, in qualunque forma si esprima, si presenti o comunque si travesta.
Per questo, e se l'apologia di fascismo è un reato costituzionale, non si può avere tolleranza verso organizzazioni come Forza Nuova e Casa Pound.
I rigurgiti nazifascisti vanno combattuti e repressi.
Non solo si deve vietare questa pericolosa farsa del Littorio perduto, ma avviare la procedura di scioglimento di quei movimenti.
(Alfredo Laurano)






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