venerdì 22 settembre 2017

CINQUE CHE?

Omnia licet. Si dice che in guerra e in amore tutto è permesso, che, unito al famoso fine che giustifica i mezzi, rappresenta, in buona sostanza, tutto quanto è lecito fare per conquistare qualcosa.
Ma anche in politica si gioca spesso e facilmente sporco.
In vista delle elezioni amministrative di marzo prossimo, è nato ad Aprilia il Movimento Cinque Rondini. Ma poteva essere “Cinque Mani”, “Cinque Tasche”, Cinque Borse”: il teorema è nel “cinque”, nell’importanza o nella solitudine di quei numeri primi, indivisibili o solitari.
L'obiettivo del movimento è “creare un gruppo capace di coinvolgere gli esclusi e gli emarginati di ogni settore e di raccogliere i cittadini scoraggiati dall'attuale scenario politico”.
Ma, per capire meglio gli interessi della nuova penta-compagine, basta dare uno sguardo al loro simbolo, oltre che al loro nome: una sputata imitazione di quello grillino, con lo stesso fondo bianco, le scritte dello stesso colore e la definizione di movimento, che si differenzia solo perché c'è la "m" maiuscola, mentre nell'originale è la "v" in evidenza, sempre in rosso. Poi, sotto, invece delle stelle gialle, ci sono cinque rondini, sempre in giallo, che, però, non fanno primavera, ma solo un po’ pena, come quella pascoliana (...” l’uccisero, cadde tra i spini; ella aveva nel becco un insetto: la cena dei suoi rondinini”).

Le somiglianze sono così tante e palesi che hanno fatto giustamente incazzare il popolo dei grillini sui social e nei blog. Chiaro, l’intento truffaldino e il tentativo volgare di creare equivoci e incertezze, per racimolare qualche voto di “confusione”.
Lavoro, benessere, dignità, libertà e sociale: questo l’originalissimo programma dei rondinelli o rondinini che dir si voglia, perché sono “temi prioritari per la qualità della vita delle persone” – dice il fondatore Cavicchioli – “ci vuole serietà nella politica e la voglia di cambiare, solo uniti possiamo riconquistare il diritto di vivere da persone libere, come le nostre rondini".
Appunto, ci vuole o ci vorrebbe un po’ di serietà. Anche solo cinque grammi!
 (Alfredo Laurano)


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