sabato 5 settembre 2015

WHERE IS THE WORLD?

Quanti nuovi fronti caldi si sono aperti e si aprono nell’esodo dei migranti: da Lampedusa alle coste siciliane, della Calabria e della Puglia. Da Mentone a Calais per all’Euro tunnel della Manica, dalle isole greche alla Turchia, alla Macedonia, all’Ungheria, all’Austria e alla Germania. Per mare, per terra, per la rotta dei Balcani, su camion, barchette, barconi o a piedi, lungo i binari. 
O segregati nei Centri, o ammassati nelle stazioni, prigionieri delle autorità. Solo volontari e comuni cittadini, anche nella inflessibile Ungheria, offrono aiuti e solidarietà.
Ciò dà una’ idea della dimensione e del significato della catastrofe umanitaria di milioni di profughi siriani, afgani, iracheni, pakistani, africani che si consuma tutti giorni.
Fuggono dalla guerra e dalla morte quasi certa, da Boko Haram, dall'Isis o semplicemente alla fame per trovare ostilità, violenza, rifiuti, respingimenti e altra morte. E pensare che fino a poco tempo fa, molti “acuti osservatori e lungimiranti” si ostinavano a definirla “un problema di ordine pubblico”.

Lutto globale nella coscienza collettiva e simbolo di una tragedia che accusa l’Europa e il mondo intero è diventata quella foto di Aylan - annegato con la madre e il fratellino Galip - più forte e incisiva di qualsiasi condanna o di indignata requisitoria.
“I miei bambini mi sono scivolati dalle mani - ha spiegato il padre, fuggito con loro e la moglie da Kobane per raggiungere la Turchia e, poi, la sorella in Canada - All'improvviso la barca si è capovolta, perché alcune persone si sono alzate in piedi. Era buio, non si vedeva nulla”.

Per le strade, con icastici disegni e manifesti, i cittadini turchi - dopo quelli austriaci - hanno manifestato la loro solidarietà ai migranti a quest’uomo che, nel tentativo di salvarla e trovare sicurezza, ha perso tutta la sua famiglia.

“Where is the world?”, dicono improvvisati cartelli alzati da qualche disperato per inchiodare il mondo alle sue responsabilità.
5 settembre 2015  (Alfredo Laurano)

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