lunedì 9 settembre 2019

LO GIURATE VOI? LO GIURO! /1851


Come quando si faceva il militare.
Il nuovo governo bis-Conte è in carica, ha giurato in diretta davanti al capo dello stato e alle telecamere, in attesa di ricevere la fiducia lunedì alla Camera, martedì al Senato.
Ventuno ministri, dieci del MoVimento Cinquestelle, nove del Partito Democratico, uno di Leu. Più una ministra "tecnica", l'ex prefetta di Milano Lamorgese, che arriva al Viminale, senza ruspa, senza divise, senza social, senza Facebook e senza Twitter, come il suo ruspante predecessore.

Per Salvini, non a caso, è il governo delle poltrone, dei riciclati e dei poteri forti europei e non avrà vita lunga. “Opposizione in Parlamento, nei Comuni e nelle piazze, poi finalmente si vota e... si vince!!! Io non mollo e non mollerò mai Amici, per me viene prima l'onore dei ministeri"
Per la sorella d’Italia Giorgia Meloni, è il perfetto prodotto di un'orrenda spartizione di poltrone e di una tragica, consapevole, sottomissione ai diktat dell'Unione Europea e della BCE. Scenderà in piazza il giorno della fiducia, per manifestare rabbia e delusione.

"Lasciamo a Conte il suo zoo pieno di terroni e ostile al Nord che li mantiene tutti", aggiunge l’immarcescibile Vittorio Feltri, in un distillato di discriminazione territoriale e luoghi comuni, che come al solito usa la provocazione, per sollevare un grande polverone. E i talk continuano a invitarlo.
"Peggio non poteva capitare, ma non stracciamoci le vesti. Limitiamoci a vomitare per qualche tempo, che non sarà troppo lungo, speriamo. Una squadra tanto sgangherata ci riempie vergogna e ci induce a pensare che al male, in effetti, non vi è limite”.
Tutto come previsto, tutto atteso, tutto scontato.
Ma i giallo-rosa sicuramente li e ci stupiranno!
5 settembre 2019 (Alfredo Laurano)

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