giovedì 3 gennaio 2019

LA RIVOLUZIONE DEL VANGELO


"Meglio atei che cristiani ipocriti".
Alla prima udienza generale del nuovo anno, nell'Aula Paolo VI in Vaticano, Papa Francesco ha colpito ancora.
Rivolgendosi ai fedeli, ha detto: "Le persone che vanno in chiesa, stanno lì tutti i giorni e poi vivono odiando gli altri e parlando male della gente sono uno scandalo: meglio vivere come un ateo anziché dare una contro-testimonianza dell'essere cristiani"
L'ultima dichiarazione di Papa Francesco non mancherà di scatenare critiche e polemiche da parte dei suoi sempre più numerosi detrattori. Il pontefice, citando il "discorso della montagna", ha preso le distanze dagli ipocriti. "Meglio non vadano in chiesa, pregare non è parlare a Dio come un pappagallo, scusatemi: no!".
Le parole di Bergoglio sono lette sui Social, da parte degli italiani, come un attacco indiretto ai leghisti e addirittura a Matteo Salvini. Gongolano gli atei, i mangiapreti e gli anticlericali, mentre esultano i cattocomunisti che leggono nelle dichiarazioni del pontefice argentino una presa di posizione politica e ideologica.

Tra i più critici nei confronti di Papa Francesco, il solito trombone massone Alessandro Meluzzi, più opinionista che psichiatra, uso a parlarsi addosso, nei salotti televisivi: "Un altro attacco politico di Bergoglio, che ancora una volta strumentalizza il Vangelo per difendere l’immigrazione islamica e attaccare, anche se indirettamente, Salvini e i leghisti.
Su Il Tempo, pochi mesi fa, aveva infatti scritto: "La doppia morale del Papa comunista. La svolta di Bergoglio.
Un Papa che sta riducendo la dottrina cattolica all'idea che tutta l'Africa possa entrare in Europa, come se questo dovesse riequilibrare le colpe del colonialismo occidentale. La sommersione della cristianità da parte di altre culture, come quella islamica, cancellerà in base a un utopismo degenere il cristianesimo, l'Europa e la sua civiltà.
Predica l'accoglienza indiscriminata dei migranti, ma sa di partecipare a un disegno preordinato di cambio etnico in Europa.
Non avevamo dubbi sulla simpatia di Bergoglio per chi rifiuta Dio!"

Nemmeno noi ne abbiamo, caro saccentissimo Meluzzi - vescovo e primate della Chiesa Ortodossa Italiana, che rispondi al nome di "Sua Beatitudine Alessandro I° (già comunista, radicale, socialista, berlusconiano, verde, cristiano democratico, ma anche adepto della massoneria e diacono cattolico) - sulla tua avvilente meschinità e sul tuo ossessivo delirio, mistificato fra mille maschere alla ricerca di una possibile, credibile identità.  
 (Alfredo Laurano)

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