domenica 27 gennaio 2019

ANTICORPI NELLA STORIA


Quell’orrore che non si può raccontare, che non si può descrivere, che non si può capire. Che non si potrà mai perdonare, ma solo ricordare come estrema vergogna dell’umanità.
Mantenere in vita la memoria delle persecuzioni e dello sterminio degli ebrei e dei diversi serve a impedire e a prevenire il rischio che quell’orrore che, ancora oggi a dispetto della ragione, continua ad affacciarsi - in altri modi e per altre vie - nelle nostre vite ed a generare altre “normali” mostruosità, si rinnovi e si diffonda, in futuro, come una letale epidemia del male e della violenza.

Anche se siamo vaccinati dalle prove agghiaccianti e sconvolgenti della Storia, è necessario ripetere sempre i “richiami” di quell’intervento profilattico, per tutelare la salute pubblica, del singolo cittadino e delle nuove generazioni.
La Giornata della Memoria, in questo senso, è una costante, inesauribile presa di coscienza collettiva. 
E’ una somministrazione utile a immunizzare le coscienze, attraverso la produzione di anticorpi protettivi e resistenti alle infezioni di follia umana e alla propagazione di nuovi virus di intolleranza e di razzismo. (Alfredo Laurano)

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