sabato 1 agosto 2015

FUMUS

Manca solo che anche lui dica – ma non è escluso che lo faccia la prossima volta – che i giudici sono tutti comunisti e perseguitano i politici (mi ricorda qualcuno…Berlusconi?):  “Non siamo al bar dello sport, si vota guardando le carte, chi lo ha fatto ha ritenuto di votare contro. Io credo nella buona fede dei deputati e senatori. Il Parlamento non è il passacarte del Tribunale di Trani."  
Questa è la dichiarazione del guitto che conduce le danze di Palazzo Chigi, dopo l’ indecente farsa che giovedì scorso ha visto oltre la metà dei suoi parlamentari votare per salvare dall’arresto l’indagatissimo Azzollini.
E’ bene ricordare che per il crac di 500 milioni della Divina Provvidenza sono già state arrestate 10 persone, tra cui due suore, accusate di aver cercato di sottrarre buona parte dei beni del debito verso lo Stato, 350 milioni, facendo acquisti fittizi di altri immobili.

"Quello di Renzi, è un punto di vista imbarazzante, affrettato e superficiale”, ha replicato con esagerata bonomia il presidente della giunta per le Immunità del Senato, Dario Stefano, l’unico, con la sua commissione, forse, ad aver letto davvero le carte.
“Imbarazzante è se ti rimane il prezzemolo tra i denti o se hai la lampo dei pantaloni aperta o se hai il rossetto sui denti! Interferire con le sentenze della magistratura è da fascisti! Dov'è finita la separazione dei poteri? E finché per far finta di essere in democrazia mi permetteranno di dire che Renzi e il PD mi fanno schifo, non smetterò di dirlo!” Scrive sul web, al contario del pacato Stefano, l’arrabbiatissima Luisa Loffredo.


Certo che, assistere impotenti al trasformismo renziano che in pochi mesi ha stravolto equilibri e strutture della Repubblica e del suo sgarrupato partito, grazie anche alla palese complicità di una classe politica corrotta, incapace e inadeguata, è veramente insopportabile. Un Paese, un partito, una politica in mano a un cinico, arrogante e spregiudicato annunciatore, già alleato di un ormai decadente condannato, di cui ha raccolto il peggio e anche di più, che condivide voti e maggioranza a sempre più larghe intese: sta arrivando, infatti, anche il soccorso del plurindagato Verdini, amico di suo padre, che ha appena  abbandonato il suo ex padrone d’Arcore.
1 agosto 2015  (Alfredo Laurano)


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