lunedì 30 dicembre 2013

TERRE DI FUOCHI E DI VELENI

Sconvolgente lo speciale di Servizio Pubblico “Inferno Atomico”, andato in onda ieri sera su La 7. Consiglio a chi l’avesse perso, di vederlo. Ci riguarda da vicino. Tutti.

L'inferno è quello della Terra dei Fuochi, tra Napoli e Caserta, con migliaia di ettari contaminati e con l'epidemia crescente di tumori: terre dove in 20 anni sono state interrate 10 milioni di tonnellate di rifiuti tossici, spesso spacciati per concimi e fertilizzanti a ingenui o furbi contadini. 
Quattrocentomila camion  hanno fatto su e giù per l'Italia con il loro carico di morte, senza che nessuno li fermasse.
Già nel 2006, in Gomorra, Saviano descriveva le montagne di sostanze infette, diventate merce preziosa per traffici miliardari di boss e malavitosi camorristi, funzionari pubblici corrotti e politici venduti e compiacenti.

Il reportage, realizzato da Sandro Ruotolo e Dina Lauricella, visita quelle aree, quei campi coltivati a frutta e verdura, sopra le scorie seppellite a diversi metri di profondità e che minacciano le falde acquifere. 
Intervista produttori e allevatori della zona, disperati perché nessuno vuole e acquista i loro prodotti. 
Il pentito del Clan dei Casalesi, Carmine Schiavone, pluriomicida che rivendica con orgoglio di essersi dissociato da queste pratiche, torna dopo vent’anni - tra latitanza, carcere e 41 bis - nel casalese, con la troupe di La 7 e indica i luoghi più inquinati.
Racconta i numeri, le modalità, le responsabilità del disastro ecologico perpetrato dalle aziende che - illegalmente e senza curarsi delle tragiche conseguenze - hanno fatto smaltire i loro veleni, a basso costo, dalle mafie locali, con la garanzia dell’impunità. Ne ha anche per quella parte di popolazione che, consapevolmente e per quattro soldi, ha taciuto e fatto finta di niente, per anni e anni.

Sono numeri  impressionanti che hanno già messo in allarme gran parte delle popolazioni a rischio epidemia: nel casertano e nel napoletano l’impennata della percentuale di tumori lascia spazio a pochi dubbi. Le giovani mamme, che hanno da pochissimo perso i loro figli malati, hanno mandato 150mila cartoline al Papa ed al Capo dello Stato per chiedere aiuto. 
Roberto Mancini, poliziotto ammalatosi di tumore per l’attività svolta, e altri finanzieri in pensione parlano di indagini e inchieste parlamentari frenate, ostacolate, non riuscite per l’assenza di una volontà politica di spezzare il legame tra economia e attività illecite in certe aree del Paese, appetibili bacini di voti e di consensi: trattative, protezioni e reciproci favori, fra delinquenti di mestiere e delle istituzioni.
Vi immaginate Camorra e N'Drangheta senza la collusione con lo Stato ? Resterebbero banditi di strada”, dice in studio il pentito Schiavone.

E’ un’inchiesta nuda e drammatica che non risparmia nomi e cognomi e denuncia il volto peggiore dell’Italia: l’immoralità del potere e di una certa malvagia economia. Che da voce a chi paga sulla propria pelle il prezzo di incapacità politiche e amministrative e l’evidente connivenza stato-mafia.
E quello della terra dei fuochi e dei veleni, in Campania,  non è certo un caso isolato.
30 dicembre 2013                                                               
                                                                                         AlfredoLaurano                                                                                                                                                                         


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