martedì 6 agosto 2013

IL POPOLO DI SILVIO



Ma li avete visti? Li avete sentiti balbettare qualche sillaba o abbozzare un vano tentativo di ragionamento al microfono di chi, per professione, era costretto a intervistarli?
Se non si è capito, sto parlando del paio di mila sudati figuranti che ieri hanno confortato il Silvio condannato, in via del Plebiscito. 
Veramente una pena, una vergogna, uno spettacolo avvilente al cui confronto la commozione di Berlusconi, autentica e reale, ha rivelato un uomo stanco, provato e non convinto delle sue stesse affermazioni: "resisto, non mollo e vado avanti...." Nemmeno la Pascale fidanzata e il suo cagnolino da mignotta riescono a consolarlo.

I suoi adoratori lo sostengono, ancora e sempre, perché hanno imparato che è un perseguitato, un martire, una vittima della magistratura. 
E riescono pure a dirlo, sia pure con qualche dislessica difficoltà. Non importa se ha frodato, ha corrotto, ha pagato tangenti o comprato alleati e prostitute. 
Lo sosterrebbero anche se commettesse uno stupro, un’omicidio, una strage o rubasse a Marino il Colosseo, appena liberato! 

 5 agosto2013                                                      (Alfredo Laurano) 


 

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