mercoledì 21 agosto 2013

DE' CAZZEGGIATORI

Sono qui per raccontare
come nacque e si diffuse
l’arte del bel disputare
delle cose, le più astruse.

Fin da tempi assai lontani,
prima i Greci e poi i Romani
discutevano di tutto,
bene o male, bello o brutto.

Ogni tesi, a più non posso,
la smontava il paradosso
e il sofisma obbligatorio
per convincer l’uditorio.

Tutto si può dimostrare
e ogni cosa confutare:
basta avere nel sommario
ciò ch’è vero, m’anche il contrario.

Nell’eristica, i Sofisti
eran proprio grandi artisti.
Nella storia del pensiero,
hanno un ruolo lusinghiero.

C’è Trasimaco e c’è Gorgia,
che a parole fanno un’orgia,
c’è Protagora e c’è Crizia,
che fan sfoggio di furbizia.

L’ozio del ragionamento
mai comporta appagamento,
non occorre approfondire,
basta solo contraddire.

Ma la Storia ci ha insegnato
che ogni evento del passato
si ricicla poi nel tempo,
in un nuovo movimento….

“Cazzeggiare” sempre e ovunque
a dispetto di chiunque,
“cazzeggiare” in casa e fuori
e con tutti i repertori. 

Scelto un tema o un argomento,
si cazzeggia a sfinimento:
sesso, sport o Berlusconi
ci frantumano i maroni.

Poi, se a fiumi scorre il vino,
si rinfocola il casino;
niente mogli, amiche o amanti,
servon solo le badanti.

Tra gli amici miei Cazzari,
sugli scudi e sugli altari,
è difficile stimare
chi di più può meritare

d’esser primo, oppure il peggio
in quell’arte del cazzeggio,
dove Massimo ha il rispetto
come Retore perfetto.

Per chi spara la cazzata,
la più grossa e amplificata,
Mimmo, Giulio e le signore
si contendono l’onore.

Capoccetto è un caso a parte:
suona sempre, è la sua arte:

qui lo invito a musicare
questi versi da cantare.

Senza torti e preferenza,
ve lo dico in confidenza,
vincitor non è nessuno…
lo son tutti, lo è ciascuno.

Voglio allor, con grande affetto,
e pe’ scritto ve lo metto,
dichiarar senza rancori….
Tutti siam cazzeggiatori!
                       (Alfredo Laurano)
18.12.2006

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