lunedì 19 agosto 2013

CAPPELLI BIANCHI



CAPPELLI BIANCHI
                                                                                                                                             
Due cappellini bianchi, modello pescatore,
calati su due teste di identico colore.
Seduti sugli scogli, stan soli e silenziosi,
tra ali di bagnanti, gaudenti e rumorosi.
Si tengono per mano e guardano lontano,
assorti nei pensieri di un mondo così strano.

Un semplice abitino di un verde giovanile,
gli occhiali e il viso stanco
che il tempo e le sue rughe
han reso un po’ senile.

Serena è l’espressione di quella donna anziana.
Solo più intensa è quella, a lei vicina,
del suo compagno che scruta l’orizzonte
e affonda la sua mente nel mare del passato.

E la sottile onda, che i loro piedi sfiora,
sembra portar appresso ricordi di una vita,
di gioie e di dolori, di sogni e di passioni
e forse di un amore che non è mai finito,
che vive e si rinnova in un legame antico.

Rimangono in silenzio senza scambiar parole,
guardandosi negli occhi, un po’ chiusi dal sole.
Poi, stanchi di  quel sole, della chiassosa spiaggia,
si alzano pian piano….e,
come adolescenti, si avviano per mano.

Lasciandosi sfiorar dalla risacca, 
camminano sicuri e a passi lenti,
tra corpi adusti e occhi indifferenti.

Il mondo intorno dissolve lentamente,
sfumano i suoni, le forme ed i colori
in un adagio che rapisce il cuore.
Due cappellini bianchi si perdono nel nulla…..

20 agosto 2004                             (Alfredo Laurano)


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