mercoledì 20 giugno 2018

C’ERA UNA VOLTA UN ORCO


Al confronto, Salvini è un buonista, missionario di pace e di accoglienza.
Sui pianti dei bambini che invocano mamma e papà, Donald Trump, contestato pure dalla moglie succube Melania - “è odioso vedere bambini separati dalle loro famiglie" e, con toni ben più duri, anche da Laura Bush, da Michelle Obama e da Hillary Clinton - gioca la più cinica e redditizia delle campagne elettorali. Sta puntando tutto per indirizzare la collera degli americani verso i democratici e il Parlamento che non vuole accettare di passare le leggi del presidente.
All'orizzonte c'è il voto di novembre e l'enorme vuoto di una promessa mancata: il muro sul confine tra Stati Uniti e Messico, come ricorda Vittorio Zucconi.
Tolleranza zero, quindi, verso i migranti voluta dalla Amministrazione Trump.
Le azioni abusive devono avere conseguenze, perché la legge impone di fermare chi attraversa la frontiera in maniera illegale, portarlo dinanzi alla giustizia e dunque separare le famiglie: è scontato che i bambini non finiscano in carcere con i genitori, quando questi vengono arrestati o incappano in guai giudiziari.
In sei settimane, allora, duemila bambini provenienti dall’America centrale, sono stati allontanati dalle loro famiglie al confine tra i due stati, rinchiusi nelle gabbie, in attesa di un verdetto sulla possibilità o meno di restare negli Stati Uniti. 
Il loro disperato pianto, diffuso da un attivista per i diritti umani, è stato ascoltato ormai da tutto il mondo.
Ma la vicenda sta spaccando l'America e creando tensioni anche in campo repubblicano: lo strazio per quei pianti che si moltiplicano nei centri di detenzione, sta piegando il partito repubblicano. 
Contro la volontà dell’orco Trump, i leader della destra al Congresso sono pronti a votare nuove leggi che impediscano le separazioni dei nuclei familiari tra gli immigrati arrestati.
“Abbiamo bisogno di vivere in un Paese che governi con il cuore", ha aggiunto Melania. Chissà quanto pagherà certe sue autonome, improponibili riflessioni di donna e di madre (Alfredo Laurano)

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