lunedì 24 luglio 2017

SUDATA MUSICA

Si è concluso ieri il 3° Summer Music Camp di Ladispoli - partito il primo luglio - con il bel concerto finale dell’Orchestra giovanile Massimo Freccia, diretta dal maestro Massimo Bacci: un progetto fortemente innovativo che permette a giovani artisti di crescere e di condividere esperienze sinfoniche della grande musica.
Nella prima parte, pomeridiana, sono state eseguite musiche di Vivaldi, Schubert e Saint-Saens, soliste la violista Clara Costa e la violoncellista Rebecca Ciogli.
Nella seconda, alle ventuno, il celebre concerto in Mi minore per violino e orchestra di Mendelssohn, solista Chiara Ascenzo, il concerto n. 5 in La magg. di Mozart, solista Clara Mariotti, il concerto in La min. per violino e archi di Bach, solista Beatrice Di Marziantonio, il concerto di Sibelius op. 47 e quello per flauto di Reinecke op. 287, solisti, rispettivamente, Giorgio Galli e Michele Forese.
Tutti brani impegnativi che i giovani concertisti hanno interpretato con professionalità, unita ad una fresca e solida musicalità che non smette mai di sorprendere.
L’intenso impegno quotidiano, lo studio continuo e la passione di ciascuno - che porta anche a trascrivere, in proprio (come ha fatto in pochissimo tempo il giovanissimo flautista Forese), tante irreperibili pagine di bella musica - non poteva aver risultati più sorprendenti, in repertori quanto mai difficili.

Resta il successo di una grande operazione culturale che dà lustro alla città di Ladispoli e appaga il sogno del maestro Freccia, cui è ispirata l’Associazione, e di sua moglie Nena, che è sempre stato quello di rendere fruibile a tutti, ed in particolar modo alle giovani generazioni, il messaggio universale della musica, ambasciatrice ineguagliabile delle più belle pagine sentimentali dell’uomo, come ha sottolineato, in più occasioni, il maestro Bacci.
Nonostante il caldo opprimente, un pubblico attento e interessato, ha riempito la Sala Polifunzionale di via De Begnac, accompagnando le varie esecuzioni con scroscianti applausi.
Questi giovani musicisti li meritano tutti.
Anche se non richiamano centinaia di migliaia di persone negli stadi.
 (Alfredo Laurano)


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