sabato 22 luglio 2017

QUELLA PROTESI SUL VISO

È noto che la maggior parte degli incidenti stradali è provocata dalla velocità e dalla distrazione alla guida, quella che, in qualche caso, fa dimenticare anche i bambini in macchina, come fossero pacchi o borse della spesa.
Ora, dopo aver infierito a lungo sugli automobilisti che andavano a 55 all’ora, con gli autovelox starati o più o meno segnalati, per fare rapidamente cassa, sembra arrivare il giusto pugno di ferro contro l’uso di telefonini in macchina, contro la guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, contro il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza e del casco.

Tolleranza zero, quindi e finalmente, per chi parla al telefono mentre guida, per chi fa manovre e retro marce col telefono incollato all’orecchio e una mano sul volante, per chi legge o scrive messaggini di urgentissime cazzate, per chi si fa i selfie allo specchietto, per chi si realizza e sopravvive con quella protesi sul viso.
Per questi imbecilli, pericolosi per sé e per gli altri e malati di smartphonite acuta e compulsiva, è prevista l’immediata sospensione della patente, per sei mesi, alla prima infrazione e il raddoppio delle multe.
Dovranno subire anche una decurtazione di 5 punti, oltre ad una sanzione pecuniaria che va da 160 a 640 euro. Per chi viene sorpreso al telefonino la seconda volta, la sanzione passerà da 320 a 1300 euro circa. Anche il taglio dei punti raddoppierà in caso di recidiva.

Tutti speriamo che questo inasprimento di pene costituisca un vero deterrente a un’abitudine assai diffusa e pericolosissima, anche se, almeno fino ad oggi, sono stati abbastanza rari i casi di controlli a tappeto e di interventi mirati a reprimere il dilagante fenomeno. (Alfredo Laurano)

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