lunedì 20 giugno 2016

AMMUTINAMENTO FEMMINILE

Virginia Raggi (Roma) e Chiara Appendino (Torino)
Quando i cittadini rottamano il rottamatore.
Rabbia e disgusto hanno premiato, a Roma e Torino, l’estraneità di due giovani donne, dalla faccia pulita, all’intrigo e alle clientele e, soprattutto, agli interessi e alle direttive di un potere consolidato e arrogante.
Come quando in un ammutinamento - racconta la metafora di Gramellini - l’equipaggio non affida il comando al secondo ufficiale, considerato troppo colluso col comandante, ma al mozzo che non ha mai tenuto in mano il timone e che proprio l’avere sempre vissuto sottocoperta mette al riparo dal rischio di essersi macchiato di particolari nefandezze.
 
Con buona pace di Fassino, fra i meno peggio, la cui nave a Torino, pur navigando meglio che altrove, rappresentava ormai da tempo, non tanto quel potere, quanto la spocchia e la superbia della Capitaneria nel mare del renzismo.
A Roma, invece, la questione di Mafia capitale e la gestione del caso Marino, il marziano - già simbolo di una diversità politica, cacciato in malo modo - sono state decisamente punite. La voglia di pulizia e di onestà ha prevalso sulla prepotenza e sconfitto la boria e l’insolenza dell’epuratore.
Mr. Kunt starà, sicuramente, gongolando dalla sua astronave, in volo fra le stelle (cinque, per l’esattezza).
20 giugno 2016 (Alfredo Laurano)



Nessun commento:

Posta un commento