mercoledì 13 aprile 2016

DIPENDE, TUTTO DIPENDE


Cantava Gaber: "la libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione".
Il concetto renziano di democrazia è un po’ diverso e, soprattutto, molto relativo.
Nel discorso alla Camera sulle riforme, il premier furioso si è scagliato contro le opposizioni che hanno deciso di non votare e hanno abbandonato l’aula. 
Ha detto che si può votare a favore o contro, ma scappare dal dibattito è indice di povertà sui contenuti, cioè, una scelta vile. Non ci fa una piega!
Peccato, però, che pochi giorni fa, questo maestro di coerenza aveva invitato gli italiani a non andare a votare il referendum di domenica prossima sulle trivelle.
Quindi, nella logica renziana, chi non vota le riforme è povero di contenuti, ma chi non vota al referendum che cos'è
Un inconsapevole ostaggio di quello sconclusionato sillogismo o un lunatico capriccioso e imprevedibile?
Dipende, da che dipende, da che punto guardi il mondo tutto dipende” (Jarabe de Palo).

E, visto che il provvedimento - non avendo ottenuto la maggioranza di due terzi dei componenti di ciascuna Camera - sarà sottoposto a referendum popolare il prossimo ottobre, cosa dovranno fare i cittadini, andare al seggio, andare a funghi o andare a spasso? Tirare a sorte o chiedere consiglio all'oste Matteo o all'indovino? Dipende, tutto dipende!
Luigi Pirandello, 1932
Del reale, sosteneva Pirandello, ognuno può dare una propria interpretazione che può non coincidere con quella degli altri.
La verità non è assoluta, non esiste o, meglio, non esiste un’unica verità; tutto è relativo, nelle forme, nelle convenzioni, nell’esteriorità.
Tutto è variabile come il tempo, come l’umore, come il voto e i referendum.
Così è, se vi pare.
(Alfredo Laurano)


Nessun commento:

Posta un commento