martedì 7 luglio 2015

ORGOGLIO E DIGNITÀ DI UNA NAZIONE. LA GRECIA DICE NO.


Oxi. Ha vinto il “no”(61%), ma ha vinto soprattutto il governo Tsipras che ha deciso di lasciare il tavolo dei negoziati per chiedere il parere degli elettori sulle proposte delle potenze europee. Una scelta da molti considerata azzardata e che ha messo in discussione la tenuta dello stesso esecutivo. 

Il premier ha deciso di fare il suo discorso in tv per parlare a tutta la nazione e dare un messaggio d’unità al Paese: “Abbiamo dimostrato che non si può ricattare la democrazia. Ma non è una rottura con l’Ue, domani ricominciamo a lavorare per uscire dalla crisi e per riportare alla normalità il sistema delle banche”.

Varoufakis, però, annuncia le sue dimissioni. "Me ne vado - ha detto - per aiutare Tsipras nella trattativa. Alcuni partner preferiscono una mia “assenza” dai loro vertici. Porterò con orgoglio il disgusto dei creditori nei miei confronti”.  Per questa ragione oggi lascio il ministero delle Finanze. Considero mio dovere aiutare Tsipras a sfruttare come ritiene opportuno il capitale che il popolo greco ci ha garantito con il referendum e porterò con orgoglio il disgusto dei creditori".

6 luglio 2015

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