giovedì 23 luglio 2015

AGGIORNIAMO LE MADONNE

L’ingenuità non è sempre una qualità, un merito, un valore o una virtù. Come non lo sono le credenze o il bisogno di credere, o il frastagliato e subdolo mondo del paranormale, intensamente popolato da maghi, sibille, veggenti, ciarlatani e miserabili venditori di fumo, di speranze e di illusioni.
E’ una condizione di innocenza, di candore d’animo, di semplicità e anche dabbenaggine, di eccessiva fiducia negli uomini e nelle cose, per inesperienza, per circoscritta formazione culturale, per pregiudizi e paraocchi fideistici o scarso interesse per scienza e conoscenza .
L’ingenuo, che non concepisce negli altri malizia o cattiveria  è portato a farsi imbrogliare da chiunque. Quale migliore vittima per i predatori d’innocenza e buona fede? 

A proposito di “Miracoli e Madonne” - ne avevo scritto e parlato pochi giorni fa e anche in precedenti scritti - siamo a un  doveroso aggiornamento dei fatti e dei misteri. L’epilogo, penso, non ci sarà mai.
Religiosità e superstizione dominano, come sempre, la scena popolare, fra stupore, commozione, preghiere e pellegrinaggi.
L’ennesimo, presunto fenomeno soprannaturale della madonna di Auditore (PU) che piangeva sangue - come non era difficile intuire - era solo uno scherzo, una burla a danno di emozionatissimi boccaloni, quasi un’intera comunità di 1600 persone.
Mistero risolto: era banalissimo sangue di capriolo o di pecora nostrana, non umano, quello “colato”  dalla statua che, da diversi giorni, era oggetto di attenzione del circo mediatico. Lo hanno confermato le analisi dell’Istituto di Medicina Legale di Ancona.

Era già partito il classico via vai di curiosi, fedeli e telecamere davanti alla cappelletta: prima una badante e poi un’anziana avevano visto le lacrime sul volto, le mani e la veste della statua, alta circa 70 centimetri, che era custodita da quarant’anni anni dalla signora Ada, di 89 anni, morta il giorno prima dell’incredibile scoperta.
Quella processione continua ora si è interrotta, con cocente delusione dei cittadini.
Molti ci credevano davvero e già gridavano al miracolo, anche e, forse, soprattutto per le ricadute positive - economiche, di immagine e di speculazione - che si sarebbero ovviamente determinate. 
Gli auditoresi sono amareggiati e incazzatissimi - qualcuno è quasi disperato e sconsolato, come ha già dichiarato alle TV - perché sono stati ingannati e presi in giro, da chi ha voluto creare un’illusione e ridicolizzare l’ingenuità del credulone.

Ma non perdetevi d’animo, utenti, amici e amanti del sovrannaturale: lo sconcertante servizio pubblico di Raiuno, sempre più ridicolo nella sua incrollabile vocazione nazional-miracolistica, ha già rilanciato al gioco delle tre (o quattromila) carte.
Per una Madonna persa o andata “a male”, ce ne sono tante altre pronte a sostituirla, a sedurre le genti, sempre in esclusiva.
E’ una condotta buffonesca, una gestione  dello spazio di intrattenimento e informazione che sta assumendo, giorno dopo giorno, i veri toni della farsa, della comica e dell’avanspettacolo. Battute, sketch, affermazioni, testimonianze, sorprendenti rivelazioni, anche nei sofferti racconti dell’esaltata inviata, quasi posseduta dallo spirito mariano: l’approssimazione dilaga fra questi improvvisati  cialtroni della comunicazione.

E allora, subito pronti con la Madonna “ritratta" nella roccia di Casaletto Spartano (SA), dove una probabile frana, fra incredulità e suggestione, fede e scetticismo, sacro e profano insieme, ha determinato quella strana formazione rocciosa in cui molti riconoscono la Vergine.
Il fenomeno ha puntualmente richiamato fedeli, curiosi, telecamere e microfoni  e sconvolto la gente del piccolo paese cilentano, interamente ipnotizzato, che, grazie alla presunta apparizione, vive un momento di straordinaria popolarità,  anche in funzione di una maggiore valorizzazione dell’area attraverso il turismo religioso.

Poi, scende in campo la Madonna della grotta di Marta, un piccolo paesino sulle rive del lago di Bolsena.
Nel maggio del 1948, tre bambine di 8-9 anni, deponendo un cesto dei fiori in una cantina per conservarli al fresco in attesa della festa del Corpus Domini, videro una luce fortissima e sul muro un quadro di Maria con  il Bambino in braccio. Il giorno dopo ci volle l’ordine pubblico per arginare le visite, di centinaia di persone, immediatamente accorse.
Li sarebbero avvenuti, da allora ad oggi, una lunga serie di miracoli e guarigioni, oggi testimoniati da Zi Mario, un giovane veggente di cent’anni, prontamente intervistato dalla devotissima inviata Jacobini.

La Madonna, gettonatissima, appare in molte località del mondo e affida a bambini, gente semplice e anche peccatori, messaggi terra terra da trasmettere all'umanità. E i segni del soprannaturale sono numerosissimi come appunto le guarigioni miracolose, le immagini sacre che lacrimano e sanguinano, i prodigi nel cielo e i fenomeni del sole, dei laghi o delle rocce. Chissà perché, a volte stupidamente mi domando, non appaiono mai gesubambini, sangiuseppi e padreterni!
Questo è il secolo di Satana che ci tenta continuamente e soltanto i sacrifici di Raiuno e le appassionate giaculatorie della coppia di crociati Daniele-Sottile potranno allontanarlo da noi.
Mentre noi, sommessamente, ma anche un po’ cristianamente, ci allontaniamo dai deliri di Raiuno.
23 luglio 2015   (Alfredo Laurano)

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