giovedì 6 febbraio 2014

LA COERENZA? MA NON DIRE PAROLACCE!

La coerenza? Una parolaccia. Solo un brutto incubo che ogni tanto ti assale, ma che devi subito scacciare e dimenticare. 
Anche se, oggi, cambiare idea un giorno si e l’altro  pure è, per alcuni, indice di intelligenza, di duttilità  mentale, di modernità: “solo gli imbecilli non cambiano mai idea!”….E dire che, una volta, un vecchio detto popolare affermava che ripensarci fosse la prerogativa degli uomini traditi (cornuti)!
Vista la velocità con cui corre e si trasforma il mondo, le proprie convinzioni, quindi, non sarebbero rinnegate ma, come dire… solo aggiornate, rinnovate, adeguate ai tempi!
Il che può essere anche vero, a condizione che quel cambiamento non abbia luogo per pura convenienza, per  giustificare un tradimento di principi e di persone, per ricostruire una compromessa credibilità o per creare un alibi alle proprie contraddizioni.
Comunque, c’è chi ci nasce col difetto, e lo rimuove, e chi ci si vaccina da bambino e ne rimane immune a vita.


Le mutazioni politiche di Pierferdy, per gli amici, o Pierfurby, per tutti gli altri, sono a tutti note e consacrate nel manuale del perfetto democristiano DOCG.

Furbizia, camaleontismo e opportunismo sono e rappresentano le migliori qualità di questo politico di razza, da trent'anni e passa sulla scena - “mai visto in piedi, ma sempre col culo sopra una poltrona” (M. Crozza) - come vuole la regola e la migliore tradizione di quel partito e delle sue mutevoli rigenerazioni.
I primi effetti de “Forzaitalicum”, la nuova legge elettorale in discussione alla Camera, si fanno già sentire. E la vecchia volpe Udc, immunizzata da quella brutta parolaccia, ha scelto di tornare all’ovile, con il vecchio compare di merende e di galline. Un ritorno di fiamma? Un tardivo pentimento?
No, ha semplicemente già capito che, da solo, non avrà futuro. Anche lui “tiene famiglia!”.

Ecco, per la cronaca e per nutrire la memoria, peraltro assai recente, un breve e succulento ricordo dell’ormai dimenticato disamore fra i ritrovati confratelli, in una videodocumentata corrispondenza di amorosi sensi:

Berlu: “Prometto che, se Fini, Monti e Casini restano fuori dal Parlamento, mi ubriaco!”
Casini: “Io sono l’ossessione di Berlusconi, mi vuole uccidere…non ci riesce!”
Berlu: Casini è una persona orrida, anche peggio… orrendissima!”
Casini: “Io ho denunciato a tutti gli italiani che Berlusconi era un buffone”
Casini: “Tutti sanno che Berlusconi è uno dei più grandi bugiardi del mondo, ma non metta Casini nei suoi…casini!
Pierferdy diceva anche che "gli italiani non sono in vendita", che il Cavaliere vuole solo "alleati servili" e che ha governato pensando "solo ai suoi interessi".



Eppure, senza un'ombra di pudore, è arrivato l’ inatteso “aiutino” del figliol prodigo al Cavaliere disarcionato, per tornare all’odore del potere.

“Celeste è questa corrispondenza d’amorosi sensi, celeste dote è negli umani; e spesso per lei si vive con l’amico estinto e l’estinto con noi…”(Foscolo, I Sepolcri)

5 febbraio 2014                                    AlfredoLaurano
                                    http://tv.ilfattoquotidiano.it/2014/02/06/berlusconi-casini-ceravamo-tanto-odiati-dal-bugiardo-allorridissimo-al-confuso/264509/

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