giovedì 20 febbraio 2014

E' TUTTA QUESTIONE DI STREAMING

Non poteva che essere così l’incontro Renzi-Grillo e relative comparse, mute, immobili e composte.La sola presenza dell'indiscreto occhio elettronico (telecamera) trasforma il dialogo in recita ammiccante e lo incanala verso gli argini delle proprie convenienze: una sfida che imbavaglia la spontaneità perché parole, toni e atteggiamenti verranno scomposti, minuziosamente esaminati e giudicati.
Diventa quindi un vero spot pubblicitario, un carosello dal copione inutile e scontato, incorniciato in un siparietto triste-comico, senza scopo e senza senso.
Un divertente minishow mediatico, come lo streaming richiede, davanti a tanti spettatori: una platea ricca, fatta di curiosi, di padrini, di ultras e di semplici tifosi.
E in ogni show ci sono regole ed esigenze che il marketing reclama.

Da una parte, il solito monologo-comizio di accuse, rabbia e contestazione – pur dai toni ironici e misurati - del genovese che, chiaramente, non avrebbe voluto partecipare e, quindi non intendeva dialogare (….“Non sei credibile, sei bugiardo, incoerente, non ho tempo per te, non sono venuto qui a sentire il programma, sei il rappresentante delle banche e dei poteri forti, di te non ci fidiamo…”).
Dall'altra, il tentativo di rispondere agli attacchi e alle provocazioni con battute spiritose (“va male la prevendita…Beppe esci dal blog”), fino al teatrale e toccante grido “qui c’è il dolore!” e alla ruffianissima confessione, nella successiva conferenza stampa: “Vorrei mandare un abbraccio ai milioni di italiani che hanno votato Cinque Stelle, vorrei abbracciarli uno a uno…andremo avanti anche per loro”.

Ognuno ha fatto la sua parte nel teatrino e ha recitato un ruolo, come da scaletta, anche se Grillo ha in effetti impedito a Superbone – sorpreso e assai spiazzato - di parlare. Non c’è stato il confronto che molti si aspettavano, anche fra il popolo stellato.
Potevano vedersi al bar. Perché lo streaming, se lo conosci, lo eviti!

19 febbraio 2014                                                                   
                                                                                               AlfredoLaurano       

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