sabato 28 maggio 2016

QUANTO MI COSTI EUPALLA!

Per dormire a Milano questa sera, in occasione della finale di Champions, tra Atletico e Real Madrid, bisogna chiedere un mutuo: il costo degli alberghi è schizzato alle stelle. Del resto, la legge della domanda e dell'offerta, piaccia o non piaccia, vale da sempre e in tutti i paesi del mondo.
E ciò accade sempre, quando ci sono eventi di qualsiasi genere: concerti, fiere, congressi, grandi manifestazioni. Fino a che si trovano idioti disposti a sborsare certe somme, i numeri gli daranno sempre ragione, crisi permettendo.
Nella migliore delle ipotesi il prezzo è triplicato. Ma ci sono casi in cui per una stanza d'albergo si arriva a spendere dieci, venti volte tanto, rispetto alla normalità.
Prendiamo ad esempio uno degli hotel più prestigiosi di Milano, il Melia, cinque stelle (vi alloggia anche dell’Atletico Madrid): il solo pernottamento per le notti di venerdì e sabato viene a costare 4.873 euro.
La stessa camera, due settimane dopo, solo 294 euro. Sedici volte tanto.
Il fenomeno riguarda sia gli hotel di lusso che quelli più economici, a una o due stelle. Fino a 1800 euro, nel primo caso, oltre i 250 per una camera in un “due stelle” che, normalmente, costa 65-70 euro.

Ma tutto è relativo, perché questo è poco o niente se pensiamo allo scandalo del bagarinaggio: biglietti da 160 euro venduti da due a seimila euro, nei pressi dello stadio, o sui vari siti specializzati on line, tagliandi all’asta a oltre 19mila euro, quando il Pil pro capite dell’Italia (che misura il grado di benessere della popolazione), tanto per avere un metro di paragone, è di circa 27mila euro.
Roba per facoltosi e stravaganti appassionati e nuovi ricchi russi e asiatici, disposti a spendere una fortuna per vedere i novanta minuti della finale più attesa della stagione, che è pur sempre una partita di pallone.

E’ scandaloso, è assurdo, è immorale tutto questo?  
Certamente si, per chi specula e approfitta, come i rapaci bagarini o gli avidi albergatori. 
Ma è, soprattutto, la prova della colpevole scempiaggine e della inconsapevole follia di tanti allocchi travestiti da tifosi, che si trasforma in collettivo e patologico delirio, in nome della divina Eupalla.
Insomma, come dire? Una schifezza!
28 maggio 2016 (Alfredo Laurano)


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