domenica 8 maggio 2016

L’IMPORTANTE E’ PARTECIPARE

Tutti pazzi per il Leicester.
Come ho già detto e scritto pochi giorni fa, da amante dello sport apprezzo molto l’impresa calcistica della squadra inglese, guidata da Ranieri. Ne parlano tutti, forse troppo, e in tutto il mondo. E’ uno dei tanti effetti della globalizzazione.
Una sfida epica capace di ribaltare i valori e di riscrivere favole e graduatorie. Una favola che si fa leggenda, una specie di miracolo che non si è quasi mai visto nella religione del dio pallone. Una città di provincia che si dipinge tutta di blu, travolta da un’onda anomala di piacere e di passione.

Ma c’è una cosa che proprio non capisco e, forse, non sono il solo.
Centinaia di tifosi italiani, che fino a qualche giorno o ora prima non sapevano neanche dove e cosa fosse il Leicester, hanno attraversato quattro Paesi e percorso più di 1500 km in macchina, in pullman, in aereo per festeggiare la squadra di Ranieri. Hanno invaso le strade della città, intonando cori per rendere omaggio alla straordinaria conquista del titolo.
Una fiumana tricolore, da mille a duemila persone, incurante del fatto che non ci fosse mezzo biglietto a disposizione e incurante anche del nubifragio che si è abbattuto sulla città, un'ora prima del match.
La maggior parte di loro, insieme ai tanti tifosi inglesi, anch'essi rimasti fuori dal King Power Stadium, hanno riempito, oltre ogni capacità, tutti i pub della zona per gustarsi la partita e birra a fiumi.
Erano quasi tutti partecipanti all'iniziativa di "Calciatori Brutti", il sito che aveva invitato i fans italiani, con l'ormai famosa "macchinata ignorante" ad arrivare in massa a Leicester. Molti di loro con le maschere dei giocatori di Ranieri - il cui volto era stampato sulle magliette - e un suo quasi sosia portato in trionfo nelle vie del centro.

E’ stata, comunque, una giornata memorabile, soprattutto per i tifosi inglesi.
Stadio tutto esaurito da settimane - i bagarini hanno provato a rivendere i biglietti a cifre cha hanno superato le 10mila sterline - hanno ascoltato dal vivo Bocelli, a fianco di Ranieri, intonare al centro del campo "Con te partirò" e "Nessun Dorma".
Tutti i possessori di biglietto hanno ricevuto in omaggio una bottiglia della birra partner del Leicester e un buono per una pizza gratis, circa 30mila.

Resta lo stupore per l’invasione dei giovani italiani che, squattrinati, rassegnati, senza lavoro e con non pochi problemi esistenziali, sono andati lì per festeggiare un titolo di altri, praticamente sconosciuti, per una forma anomala e bizzarra di sportiva solidarietà.
O solo per naturale esuberanza, per fare un po’ di casino, per vincere la noia e trovare un senso alla propria frustrazione. O per insulsa voglia di protagonismo.
A meno che, non fossero tutti parenti e amici del romano condottiero!
8 maggio 2016 (Alfredo Laurano)


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