mercoledì 7 ottobre 2015

POSTRIBOLO DI STATO

Ignoranza, arroganza e maleducazione in quel postribolo chiamato Senato.
Vi siedono riciclati, venduti e comprati, riverniciati e nostalgici del Bunga-bunga e del Craxismo –col garofano all’occhiello - che fanno gesti espliciti e sessisti alle donne, in gravidanza, di avversi schieramenti. 
Eravamo da tempo abituati - anche all’altra Camera - agli insulti, alle offese, agli spintoni, agli schiaffi, alla guerriglia mediatica sui banchi di quell’ antro malfamato. 
Avevamo visto assalti ai banchi del governo, esibire catene, cartelli, bavagli, cappi e salmoni, mangiare la mortadella, brindare a spumante e anche di più, ma non avevamo ancora assistito a gesti così volgari e misogini, fino ad oggi di moda allo stadio, nei più eleganti salotti dell’aristocrazia ipocrita e nei ritrovi mondani di borgate e periferie. 

Non è tanto un’offesa al Parlamento o alle Istituzioni - che non vedono, non sentono e non possono rispondere a tono - ma è una forma di disprezzo delle donne e di tutti i cittadini, che, da quella gentaglia, lautamente compensata, dovrebbero essere rappresentati. 

Sospesi per cinque giorni? Una nota in condotta o nel curriculum? Accompagnati dai genitori? Saranno profondamente costernati i due raffinati verdiniani, filo-renziani.

Ma perché cotanta umiliazione? In fondo, hanno solo metaforicamente mimato un’arte tipicamente femminile, come prevede il Kamasutra.
Immunità, privilegi, protezione: a volte può non bastare, quando il popolo si incazza.
Prima o poi, potrebbe accadere loro, o ad altri simili compari, quello che è successo ieri alla dirigenza di Air France: manager inseguiti, malmenati, presi a calci in culo e denudati dagli operai incazzati e furenti per l’annuncio di 2900 licenziamenti.
Ovviamente, fuori dal postribolo per non mancare di rispetto alle sacre Istituzioni.
6 ottobre 2015 (Alfredo Laurano)



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