mercoledì 13 marzo 2013

SCOMMESSE SUL FUMO


Nella Cappella Sistina è iniziato ieri il conclave e ci sono già state due fumate nere.
Sotto "Il Giudizio Universale" di Michelangelo, i cardinali “sotto chiave” - isolati da contatti esterni e da ogni forma di comunicazione -  inseriscono le loro schede con i nomi dei prescelti nelle urne, sotto la guida del solo Spirito Santo e pronunciando il solenne giuramento: “Chiamo a testimone Cristo Signore, il quale mi giudicherà, che il mio voto è dato a colui che, secondo Dio, ritengo debba essere eletto”.

Potremmo adottarlo anche in Parlamento per garantire l’assoluta buona fede dei nostri politici che votano alla Camera e al Senato, della cui sincerità, moralità e onestà, comunque, non dubitiamo e non vogliamo dubitare, anche se…. tra indagati, mafiosi, venduti e pregiudicati…  non sembrano molto illuminati da spirito santo, evangelico e cristiano.

Intanto, nel mondo, in particolare nel Regno Unito, fervono le scommesse.
In Italia sono proibite, come per le elezioni politiche.
Si scommette su chi sarà il nuovo papa, su come si chiamerà, su quanti scrutini ci vorranno.


Il cardinale Angelo Scola è il grande favorito del conclave con quote che oscillano tra il 3 e il 4.
A seguire i cardinali Turkson  e Bertone. Più giù nelle quote Ravasi, Sandri e Bagnasco. Seguono Oullet, O’Malley, il filippino Tagle e l’honduregno Maradiaga. Qualche chance pure per l’ironico americano Dolan.

Le scommesse sul papa, comunque, hanno catalizzato l'attenzione di mezzo pianeta e William Hill, il maggiore bookmaker inglese, ha raccolto puntate in 50 paesi.

Favoritissimo dei bookmaker il nome di Pietro, staccato quello di Giovanni Paolo e quello di Benedetto.
Altri tifano per Francesco, ma molti sperano che non sia Silvio I°.
13 marzo 2013
                                                                                                         AlfredoLaurano             

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