giovedì 7 marzo 2013

ORDINARIA FOLLIA QUOITIDIANA


Troppe tragedie della disperazione, ormai quasi quotidiane, evidenziano il disagio sociale e la tensione che vive e respira il nostro paese.
Riferiscono dell’esasperazione crescente di tanti cittadini che non sanno più come sopravvivere alla crisi, alla perdita del lavoro, al fallimento delle loro piccole imprese. Rivelano tutta la disperazione di chi non sa come andare avanti e come arrivare a fine mese. Di chi non vede vie d’uscita e che non ha futuro.
E decide di uccidere, di uccidersi o di arrivare a compiere gesti eclatanti e clamorosi.

Come quello di ieri di Perugia, l’ennesimo, o di tanti altri dei giorni scorsi.
Non si può più ignorare il clima sociale insostenibile cha fa da sfondo ad ogni apparente dramma della follia, all’azione di un pazzo squilibrato.
Né sottovalutare e tacere l’insensibilità delle strutture pubbliche o private che, regolamenti alla mano, decidono o rifiutano, con cinismo e indifferenza, di dare finanziamenti, aiuti e sovvenzioni  e, quindi, di sostenere o rovinare la vita delle persone. Peraltro, pesanti tasse e burocrazia perversa scoraggiano e avviliscono chi vuole in qualche modo lavorare e stare in regola.

Sullo sfondo poi, a far da degno panorama, uno squallido sistema  di potere, infettato da dilagante corruzione e privilegi, che accresce la rabbia e l’impotenza  di chi è o si sente vittima di soprusi ed ingiustizia ed è abbandonato al suo destino. Ma che con quel sistema sporco ed immorale deve comunque, per disperazione, confrontarsi per cercare soluzione al suo conflitto esistenziale.
A volte, dall’esito fatale.
All’orizzonte, nessun segnale positivo, né un sottilissimo filo di speranza.

7 marzo 2013
                                                                                                            AlfredoLaurano                                 

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