mercoledì 27 marzo 2013

MAI CON BERLUSCONI!

Un mio amico auspica un governo di coalizione PD-SEL-PDL, ed aventuali altri, per l'emergenza, per salvare il paese.Non sono affatto d'accordo.
Caro Giulio, mi chiami in causa, ma conosci il mio pensiero.
Ne abbiamo già discusso, scritto e commentato subito dopo le elezioni. Se il PD e Vendola vogliono conservare la parolina “sinistra” dopo quella “centro” ed il trattino, non possono ascoltare il canto, il richiamo e l'invito interessato della sirena di Silvio, nè cadere nella trappola renziana. 
Il furbo puffo toscano - megalomane stratega di stampo arcoriano - spinge Bersani nella braccia di Berlusconi perché ne vuole la definitiva caduta. Che sarebbe poi, a mio avviso, anche l’estrema condanna di tutto il partito - che alle prossime elezioni rischierebbe l’estinzione, con consegna del parlamento nelle mani a cinque stelle - e di quel che resta del reale concetto di Sinistra.
Non posso nemmeno lontanamente immaginare un governo “d’emergenza” con quelli che attaccano il palazzo di giustizia di Milano e i magistrati per difendere e salvare il loro padrone, plurinquisito, plurindagato, pluricorrotto, plurimpedito, plurimentitore e pronto alla galera.
Con quelli impresentabili, improponibili, inguardabili, indecenti che hanno affollato e inquinato Piazza del Popolo pochi giorni fa, per dieci euro ed un panino. L’idea di essere un possibile alleato di costoro mi mette i brividi e mi fa salire il disgusto.
Oltre al fatto che ciò costituirebbe una effettiva riconsacrazione del già politicamente defunto Silvio “onnipotente” e il riconoscimento “ufficiale” della sua resurrezione.
In Germania, la “gross koalition” si è fatta perché c’era la Merkel, mica Berlusconi!
Quello che non capisco, e mi dispiace, è perché il povero Bersani - pur nella sua logica, alla “peppone”, di uomo onesto e coerente, ma incapace di sottili strategie comunicative (come i Renzi, i Grillo e, soprattutto, i Berlusca) - si ostini a cercare una soluzione a una evidente missione impossibile. Fino alla rinuncia, all’uscita di scena e alla umiliazione.
26 marzo 2013                  (Alfredo Laurano)

Mi accusi di non capire la necessità e di non voler trovare soluzioni. E hai il coraggio di chiedermi, retoricamente, perché scateno come frecce d'odio i miei aggettivi contro la banda degli impresentabili??? Dobbiamo perdonarli perché siamo in emergenza e farceli alleati? Ma quando mai! Dovremmo sputtanarci e rinnegare vent'anni li lotta contro il berlusconismo e i suoi derivati per fare un governicchio di transizione che puzza di marcio e cancella la dignità? Non c'è soluzione perché: i cinquestelle non sanno assumersi responsabilità e fare distinzioni, Bersani non farà il governo e uscirà di scena, il nostro popolo quando vota usa la pancia e non la testa. Si tornerà alle elezioni e forse nulla ancora cambierà. A meno che..
(A.La.)
 Per la precisione: che siamo in emergenza mi era parso di capirlo da solo, anche senza la tua dotta spiegazione. Ribadisco, però, che la soluzione non può essere l'inciucio proprio con chi ci ha portato a tutto questo per ignavia, incompetenza, menefreghismo ed egoismo personale e si è fatto leggi e ca... suoi per vent'anni. Questa gentaglia, di cui non condivido nulla e che disprezzo, non può non essere qualificata da quegli aggettivi che tu disapprovi ma che, secondo me, con precisione la descrivono. Senza, peraltro, mai dimenticare il volgare linguaggio e lo stile da imbonitore del buffone che ha sempre offeso e coglionato gli italiani e la magistratura. (A.La.)

27-3-2013
Ma allora parliamo proprio lingue diverse! Ancora mi parli di proposte? Ti ripeto che per me non ci sono soluzioni: l'unica pista logica e coerente (per me e milioni di italiani) sarebbe stata quella del consenso dei grillini a far nascere un governo di cambiamento e di riforme urgenti e poi valutarne, di volta in volta, l'operato e, nel caso, condividerlo. Quel governo lo si sarebbe potuto far cadere in ogni momento, al primo errore, al primo tradimento. Questa era o sarebbe stata la garanzia per i "nuovi salvatori della patria". Ma il santone che telecomanda i suoi soldatini da fuori il parlamento non vuole salvare l'Italia, vuole decidere da solo e continuare a insultare tutto il mondo per megalomania. Non si è neanche accorto che non sta più in piazza a fare "ammuina" e che, in teoria, dovrebbe assumersi delle responsabilità. Sarà una grossa delusione per chi gli ha creduto e l'ha votato con fiducia e con speranza. Degli impresentabili, ho già detto e quindi non ci rimane che votare e, grazie a Grillo, rischiamo un altra vittoria di Berlusconi. Lo avrà lui sulla coscienza. (A.La.)

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