mercoledì 20 marzo 2013

GRILLO, PERMETTI UNA DOMANDA?


Durante la riunione dei parlamentari cinquestellati convocata in una sala a Montecitorio, quelli che hanno votato Grasso al Senato sono stati invitati a motivare la loro decisione.  Hanno confessato il loro voto e spiegato le loro ragioni. Sono stati processati a porte chiuse, in una specie di tribunale interno, con tanto di accusa e di difesa, per aver infranto il codice di comportamento del Movimento….
Poi, forse, sembra, si dice, pare… siano stati perdonati!

Ma è così difficile capire che hanno soltanto usato quello che si chiama buon senso, che a molti e a Grillo è sconosciuto? Che hanno ragionato con la propria testa e con coscienza, per impedire una orribile scelta di continuità con il passato? E che non hanno lanciato nessun segnale, salvo quello della loro autonomia di pensiero nel valutare il senso reale delle cose?

Chiedo a Grillo: ma, se fosse stato eletto Schifani, grazie, anche, alle vostre schede bianche, non pensi che almeno metà degli italiani vi avrebbero preso a pernacchie e calci in culo, voi e i vostri proclami di onestà, pulizia e rinnovamento? E che avreste perso di credibilità e di consenso fra i tanti elettori - non attivisti - che vi hanno votato con fiducia e con la speranza di cambiare?
    
(Alfredo Laurano)        20 marzo 2013


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