mercoledì 20 marzo 2013

BUON GIORNO FRANCESCO!

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Alle sei, già si sentivano gli elicotteri girare sulla città blindata. Chiuse al traffico una parte del Lungotevere e molte strade intorno al Vaticano, a creare una larga zona off limits. Piazza Risorgimento trasformata in accampamento di varie strutture,  presidi sanitari, bagni chimici, maxi-schermo, Croce Rossa, parco ambulanze e tende varie.

Capillare l’organizzazione e impressionanti le misure di sicurezza.
All’uscita Metro Ottaviano un primo, nutrito gruppo di carabinieri, protezione civile e polizia di Roma Capitale indirizzava le folate di pellegrini, sparati a raffica dai treni. Lungo tutta la via, disseminata di banchetti souvenir, e, soprattutto, sulla piazza-accampamento, agenti, operatori e addetti vari in pettorina gialla. 
All’inizio di via di Porta Angelica, il primo filtro in tre corsie transennate, con ispezione di  borse e zaini  e metal detector portatile passato sulle persone che affluivano ad opera di polizia, carabinieri e finanzieri.  
Un secondo controllo nel percorso a imbuto, poco prima dell’arco di Porta Angelica.

Sotto il colonnato, poi, il più minuzioso esame di oggetti, borse e abbigliamento fatti passare nei tunnel  cercametalli e attraversamento obbligatorio dei varchi sotto il portale magnetico  per le persone.
Anche nella zona centrale di via della Conciliazione, tutta transennata, un esercito di addetti e volontari a guidare e smistare una folla sempre più crescente, un immenso popolo di genti d’ogni paese ed etnia, con bandiere, cartelli, striscioni e milioni di fotocamere, tablet e telefonini.
Insomma, un’imponente, incredibile servizio d’ordine di migliaia di addetti, a vigilare sulla sicurezza della piazza e della cerimonia di inizio pontificato di papa Francesco. (Alfredo Laurano)








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