lunedì 1 settembre 2014

TUTTI IN CAMPO, STASERA


Stasera, all’Olimpico di Roma si gioca per la pace.
Anche il calcio, al di là del campanilismo, del tifo ossessivo e dell’endemica violenza che spesso l’accompagna, può avere una funzione nobile e importante, soprattutto perché, come diffuso fenomeno sociale e di costume, veicola messaggi forti e diretti e incide sulla mentalità di tantissime persone.

Tra poco, campioni e vecchie glorie, di diverse fedi sportive e religiose, scenderanno in campo su invito di papa Francesco, per disputare una partita interreligiosa per la pace e raccogliere fondi. 

Oltre a  Maradona: “vogliamo far terminare il calvario che vediamo ogni giorno in tv", ci saranno Totti, Del Piero, Zidane, Eto'o, Lavezzi, Baggio e tanti altri.

Nell'incontro con i calciatori, Francesco ha sottolineato il significato dell'evento:
"La partita di questa sera sarà certamente occasione per raccogliere fondi per progetti di solidarietà, ma soprattutto sui valori universali che il calcio e lo sport in generale possono favorire: lealtà, condivisione, accoglienza, dialogo, fiducia nell'altro.

Si tratta di valori che accomunano ogni persona, a prescindere da cultura e credo.
La partita è’ un gesto altamente simbolico che può aiutare a costruire una cultura della pace, dove i credenti di religioni diverse conservano la loro identità, vivendo nel reciproco rispetto.

La gente vi guarda con ammirazione. 
E' importante dare sempre il buon esempio, sia dentro che fuori dal campo.
Nelle gare  siete chiamati a dimostrare che lo sport è gioia di vivere, ma anche con i vostri atteggiamenti quotidiani, carichi di umanità e altruismo, potete rendere una preziosa testimonianza a favore di una pacifica convivenza civile e sociale, fondata sull’ amore”. 

Questo è un altro gran goal del fuoriclasse argentino Bergoglio.


1 settembre 2014      (Alfredo Laurano)

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