lunedì 29 settembre 2014

COM'E' TRISTE VENEZIA


E’ più di una settimana che se ne parla.  
La città dell’acqua galleggia sull’orlo della commozione, la laguna e il Canal Grande non trattengono il moto ondoso generato dalle copiose lacrime di gioia  e d’emozione di turisti e veneziani..  
L’intero Paese è turbato, più che dalla Tasi e dalle vicende del lavoro e dell’articolo diciotto.
Io stesso fatico a prender sonno.

Dopo una lunga serie di annunci, depistaggi, falsi scoop e balletti sulle date, la coppia più glamour delmondo sta convolando a nozze: George Clooney, il divo di Hollywood più famoso per la pubblicità “Martini” che per i suoi film, e l'affascinante avvocatessa anglo-libanese Amal Alamuddin, si sono scambiati la promessa d’amore nella agitatissima laguna.

Il tutto tra centinaia di ospiti, divi e vip internazionali, sfilate di motoscafi, polizia, vigili e servizi d’ordine e flotte di fotografi all'inseguimento. 
Folle di fan, cacciatori d'autografi e selfie ammassati sulle rive, all'assalto dei pontili della gondole, per gridare auguri - manco fossero parenti - per rubare uno scatto, un appagante salutino con la manina da Bono, da Cindy Crawford o dagli sposi.


Ma oltre al giuramento festaiolo, ci sono stati party esclusivi a tema di limone, cene da Ivo, addio al celibato e serata “Dolce Vita” nel resort 7 stelle lusso a Palazzo Papadopoli. Un pezzo di Hollywood sbarcato in laguna.

E, ovviamente, stampa e Tv in piena eccitazione: filmati, storie, curiosità, testimonianze sui protagonisti. 
Gossip e approfondimenti dietrologici alla “Libero” e alla “Signorini”: “ma è gay o non è gay?” Intere trasmissioni e collegamenti in diretta sulle reti pubbliche e private. Un’overdose di guardonismo.
Ma non è finita qui.

Domani, 29 settembre (di Mogol-Battisti) ci sarà la cerimonia ufficiale del vero “si”, officiata da Veltroni a Ca' Farsetti, sede del municipio veneziano. Qualche diretta non ce la risparmierà nessuno.

Poi, forse, in quelle acque assai confuse, torneranno a circolare le grandi navi da crociera e cesserà il tormento, l’ansia e l’apprensione di un popolo sconvolto.

E tornerò a dormire.


28 settembre 2014    (Alfredo Laurano)                              

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