martedì 27 novembre 2012

SCIACALLI!


Quanto sia florido e immune da crisi, per evidenti ragioni, il business del “caro estinto” lo sappiamo da sempre. 
Ma quanto siano insopportabilmente  disgustosi certi comportamenti di certe agenzie di servizi funebri, lo scopriamo ogni volta con rinnovata incredulità. Pur capendo che alcuni mestieri forniscono, col tempo e la routine, una naturale corazza di cinismo a chi li esercita. Qualora, non l’avesse già.

In momenti di dolore, di forte emotività e di limitata lucidità, le condizioni, gli abusi, gli accordi sottobanco e il controllo del traffico ospedaliero-camere mortuarie per accaparrarsi il “lavoro” sono imposti e in genere accettati con rassegnazione, perché non si è del tutto in grado di valutare, scegliere e decidere razionalmente.

Ma quello che è accaduto a Rossano Calabro, dopo l’incidente ferroviario che ha provocato la morte di sei giovani raccoglitori di mandarini, è veramente schifoso!

Alcuni addetti di varie agenzie funebri, prontamente accorsi sul luogo della tragedia, hanno cominciato a litigare, ad insultarsi, a spintonarsi - fino a provocare la caduta di una salma dalla barella - per accaparrarsi l’esclusiva.
Nel video pubblicato da un giornale locale, si vedono e si sentono chiaramente gesti e urla di quegli abietti e miserabili individui: “questi sono tutti miei”…”sono arrivato per primo”…”no, facciamo uno a testa…”
Una vera e propria rissa di sciacalli davanti agli occhi attoniti dei parenti di quei poveri, nuovi schiavi dei nostri tempi, finiti in pezzi e brandelli contro un treno.

Una pagina agghiacciante che documenta e conferma la deriva morale di questo paese. Uno spettacolo assurdo e raccapricciante come solo uno speciale effetto  granguignolesco può dare, in un contesto macabro e irreale, da teatro dell’orrore.

“Vergognatevi, questo è il mio sangue, non sono cani questi, sono esseri umani” - si sente anche nel video - …”fate tutto questo per i soldi”.

Nella società malata di egoismo e di profitto, l’avidità ha ormai seppellito anche il sentimento di umana pietà.
Ignobile barbarie!
27 novembre 2012                                                                    AlfredoLaurano



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