giovedì 8 novembre 2012

ORA ABITI IN MONTAGNA


                                                                                                                     Da ieri hai cambiato casa. Ora abiti nella piccola cappella di Poggio, di nuovo insieme ai tuoi cari: mamma e papà. Hai quindi una nuova, ma antica famiglia… lo so, non per tua scelta o volontà.
Altri vicini, altri parenti, altri amici intorno che ben ti accoglieranno.

Tutto questo, però, anche se non per colpa tua, mi fa un po' rabbia e mi delude. Anzi mi fa proprio incazzare e molto disperare.
Non si lascia un vero amico e tanta gente che ti ama in questo modo! Ma che ti abbiamo fatto?

Hai visto, spero, quanta folla e quanti amici hanno assistito ieri  al tuo trasloco? Quante persone hai fatto piangere e commuovere? Quanto stupore, misto di dolore, si leggeva negli occhi, nei volti e nell’anima di tutti?

Se ti può consolare un po’ o farti pentire della tua partenza, ora sei certo che sei stato tanto amato, che eri importante per molti e stimato da tutti. Apprezzato per la tua bontà, per il tuo modo di fare, per la tua allegria contagiosa e sfumata d’ironia, e per le tue tante qualità, ormai ufficiali e riconosciute.

Lì, poi, in quella nuova casetta di montagna, immersa nella natura, con l’aria pura,  un rilassante panorama intorno e non lontana dal tuo amatissimo e sospirato casolare, non potrò più scriverti, non potrò mandarti foto, commenti e note di programmi o di costume. Non potrò con te scambiare un pensiero, un parere, un ricordo (...quanto ci tenevamo e quant’ erano per noi importanti...), una colorita battuta di cazzeggio...o una semplice parola.

Né tu potrai telefonarmi, dicendo, come sempre, il tuo tipico... oh, Alfrè!... (anziché "pronto") ci facciamo una pizza… o venite a cena da me… vediamo la partita...!”

Anche questo mi mancherà di te e non riesco a farmene una ragione, ad accettarlo come fenomeno naturale.
Non posso pensare che tutto ciò non ci sarà più. E non ci voglio credere.
È troppo “innaturale”, sia pure nella cose:   è troppo per me e per il mio cuore.

Anche perché so bene, anzi ne sono certo - e tu me lo avevi confessato, pochi giorni fa - non volevi proprio “trasferirti” e speravi tanto di poter restare ancora un po’ con noi!
Come lo speravo io.
8 novembre 2012                                                           Alfredo

Poggio, Casolare 30-5-2010

L'affettatrice, Casolare di Poggio 30-5-2010
Poggio, Casolare 30-5-2010
Poggio, Casolare 30-5-2010


Cerreto L. 29-1-2011
Cerreto L. 29-1-2011




Ladispoli Sagra Carciofo 16-4-2011
Il tuo casolare, appena restaurato 2008
Ladispoli Sagra Carciofo 16-4-2011
Il tuo casolare, appena restaurato 2008
Il tuo casolare, appena restaurato 2008
Il tuo casolare - 24 aprile 2011





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