domenica 9 novembre 2014

AMERICANATA

Ma ve l’immaginate Berlinguer o Togliatti o, addirittura, Gramsci che invitano a cena il gotha dell’imprenditoria italiana per finanziare il partito? 
Si, è vero, erano altri tempi e gli industriali erano schiavisti e si chiamavano padroni. Oggi, senza classi, senza ideali, né padroni, domina il profitto e il pragmatismo.

Circa 800 imprenditori, presidenti vari, dirigenti d’azienda, consulenti e uomini di affari hanno pagato mille euro per sedersi a tavola con Matteo Renzi e le sue immancabili ancelle coccodè, Boschi e Moretti.
Più di sessanta tavoli coperti di lino bianco e rosso e il catering degli chef di Eataly di Oscar Farinetti hanno allestito la scena del fund raising (raccolta fondi), come è obbligatorio dire oggi: mille euro per pura filantropia e per il superiore bene dell’Italia, per far parte del renzismo. Senza, ovviamente, alcun interesse personale.
Civati ha organizzato una colletta provocatoria per mangiare con il “compagno” premier.

Questo, oggi, è il PD: un partito di élite, esclusivo per gente bene e danarosa.
Che strizza l’occhio alla Confindustria e si prostra alle leggi della finanza e del mercato.
Che insegue l’ex popolo di Arcore e disprezza lavoratori e Sindacato.
E questo è il popolo di Renzi, molto uguale a quello di Berlusca, senza ancora le Minetti, i Lelemora e il bunga-bunga. Ma non perdiamo la speranza!

“Prima ancora dei vostri soldi, abbiamo bisogno delle vostre idee, delle vostre critiche, del vostro coraggio”, ha detto mister Bean - con aria grata, da buon ruffiano adulatore - nel suo discorso di ringraziamento.

Mi permetterei di aggiungerei, però, “mostrate a tutti, con orgoglio da contribuente americano, il vostro limpido 740 e se vi rimane qualche sudato risparmio, portatelo alle Cayman”.

7 novembre 2014    (Alfredo Laurano)
                                                               

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