sabato 7 giugno 2014

NON BASTA ESSERE GIOVANI....


Dopo il gagliardo Cicoria dell’altra settimana, ieri sera a Anno Uno, si è esibita tale Elisa, presuntuosetta ragazzetta reclutata, o prestata, forse da Amici di Maria De Filippi, che ha ripetutamente accusato Travaglio di essere un manettaro e un disfattista. Di aver costruito la sua carriera e la sua fama sulla critica contro tutto e contro tutti. Contro ladri, corrotti, disonesti e malfattori.
I danni di vent’anni di berlusconismo sono ben evidenti e concentrati in questa innocente fanciulla, arrogante e saputella, che rappresenta il prodotto finito della lunga, continua e devastante manipolazione psicologica e culturale, operata surrettiziamente per anni dal regime mediatico.

Il problema, quindi,  sarebbe, non la corruzione di politici e imprenditori che rubano tutto intorno, tutti giorni e a tutte le ore nei Comuni, negli appalti e in ogni dove, ma dei (pochi) giornalisti, come il giustizialista Travaglio, che denunciano misfatti e porcherie. Che “oltre a scrivere contro – dice sempre la fanciulla opinionista - non sono in grado di proporre!”

In questo strano Paese, purtroppo, anche a livello giovanile - e questo è sorprendente e deprime la speranza di rinnovamento e la fiducia nelle future classi dirigenti - ci si indigna non del reato, ma di chi lo denuncia: luoghi comuni  e contraddizioni di una stravagante realtà in salsa all’ italiana.

6 giugno 2014                                                 (Alfredo Laurano)


Dimenticavo: Anno Uno è finito, che peccato!....Ma non mi mancherà!

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