giovedì 12 giugno 2014

CAPRA, CAPRA, CAPRA: SGARBI QUOTIDIANI

 Secondo Vittorio Sgarbi, il PD ha perso Urbino perché lo ha escluso dalle primarie.
Al ballottaggio per la carica di sindaco della città ducale, ha vinto con il 56 percento dei voti tale Gambini, candidato di una coalizione eterogenea di liste civiche, NCD-UDC, un pezzo di Forza Italia e Verdi con Sgarbi. 

Il critico d’arte - considerato dal PD locale scelta inopportuna per i suoi trascorsi berlusconiani - rivendica un ruolo fondamentale sul risultato nella città  che, dopo 68 anni, ha segnato la bocciatura della Sinistra.

I partiti, aggiunge, “ormai non significano più niente: ad esempio in Renzi c’è molto di Berlusconi. In queste amministrative io mi sono candidato a Salemi, da solo, contro centrosinistra e centrodestra. A Lucera in coalizione con il Pd”. Trombato dappertutto.
Come dire: in lui c’è tutto, il contrario di tutto e del “qualsivoglia”.
Un po’ di  Forza Italia, un po’ di PD, un po’ di Verde, un po’ di radicale e perfino una spruzzatina di Guevara.

Un buffone, prestato alla politica, per tutte le stagioni, gonfio di superbia e di arroganza trasversale. Un parassita pronto ad indossare i panni di qualunque personaggio nella comica commedia della sua vita. Anzi, nella farsa della “capra, capra….all’infinito”!
Ci sarebbe da carcerare Maurizio Costanzo, che l’ha inventato e costruito sulle tavole del Parioli, una trentina d’anni fa!

C’è Sgarbi, nomen-omen, per tutti e per tutto, purchè appaghi il suo smisurato narcisismo, la sua innata megalomania: un saltimbanco in cerca di potere, ricchezza e venerazione. Per questo non gli basta fare il suo unico mestiere che, pare, sappia fare.

Resta il fatto che ancora lo chiamano in Tv, lo intervistano, gli fanno sparare le sue cazzate a ruota libera, lo invitano ai talk show e dove c’è bisogno di casino e di trash garantito.

Ad Urbino, l’illustre critico, aberrazione dell’ intellettuale gramsciano, comunque, entrerà in giunta come assessore esterno alla cultura o, come dice lui, alla rivoluzione (ma de che?)
Io non lo vorrei nemmeno come guardiamacchine o portiere al museo di provincia.
11 giugno 2014                                 AlfredoLaurano

A proposito di capre, lo sgarbato tuttologo, che le usa in senso dispregiativo per offendere le persone, non sa che…..

(Dal portale italiano della capra)
La capra è un animale intelligente e curioso, che ben si adatta a condizioni di allevamento difficili e a pascoli poveri. Il fabbisogno alimentare di una capra è pari a un decimo di quello di una bovina, ma la sua produzione di latte è, in rapporto, superiore.

La sua golosità, insieme alla sua buona agilità, la porta sempre a cercare gli alimenti più appetitosi e a compiere anche lunghi o ripidi percorsi per procurarseli.
 

Dal punto di vista ambientale, l’allevamento caprino si propone come un valido sistema di difesa del territorio montano e collinare. La capra contribuisce infatti a tenere puliti i boschi, a liberare i pascoli dalla flora arbustiva (rododendri, rosa canina, ginestre, rovi, ontano verde) e, insieme a bovini e ovini, a consumare l’erba dei pascoli evitando la formazione di uno stato di erba secca sopra il quale può facilmente scorrere la neve, provocando slavine.

In senso più esteso, l’allevamento caprino contribuisce a mantenere la presenza dell’uomo nelle aree più marginali e svantaggiate, aiutando a renderle una risorsa economica altrimenti non sfruttabile.
Studia caprone!


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